"Aprì la roccia e ne scaturirono acque: esse scorrevano come fiume nel deserto" (Salmo 105:41)

Proviamo ad immaginare un deserto, una distesa infinita di sabbia dove si incontrano soltanto rocce, dove non c'è alcuna forma di vita, perché il sole brucia ogni cosa; siamo stanchi accaldati, al limite delle forze... quando improvvisamente accade qualcosa di incredibile, qualcosa che la nostra mente rifiuta di credere, da una roccia vediamo uscire dell'acqua... pensiamo ad un miraggio... ma l'acqua è vera... continua a scorrere è limpida fresca, ci disseta e ci rigenera il cuore.

Piano piano riacquistiamo le forze, le cose attorno a noi cambiano, il terreno che prima era arido ora è fertile qua e la crescono fiori di diversi colori, spuntano piantine che poi diventano alberi da frutta e maestose querce che fanno ombra... è tutto è vero è reale...

Prima attorno a noi c'era aridità e morte ed ora, c'è esuberanza di vita.
La stessa trasformazione, la stessa forma di vita deve esserci in noi dal punto di vista cristiano.

Nel momento in cui siamo stati trasformati e toccati dall' amore infinito di Dio, tutto attorno a noi deve cambiare, proprio come un fiume il Suo amore deve scaturire e traboccare dal nostro cuore, inondando gli altri del Suo amore, non in base al sentimento del momento o alle circostanze, ma con continuità; è naturale è inevitabile, non può essere diversamente.

Come è impossibile non vedere lo scorrere di un fiume in un arido deserto con i benefici che esso produce, altrettanto impossibile sarà per noi non amare gli altri della dolcezza di Dio, producendo i frutti del Suo amore

Se questa affluenza continua di amore e di dolcezza, non si trova in noi, dobbiamo chiederci se c'è stato davvero un reale e profondo incontro con Dio.

Che il Signore possa colmare la vostra vita delle Sue benedizioni.

Damaris

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