La Pasqua è importante perché nel tempo della Pasqua, quasi 2000 anni fa, Gesù Cristo ha compiuto definitivamente tutto ciò che occorre per la salvezza eterna dell'umanità!

È importante ricordare questo, anche perché, in nome della religione, spesso questa buona notizia viene negata. Tra i negazionisti, gli islamisti negano addirittura che il Cristo sia morto, quindi che abbia provveduto per il perdono dei peccati, mentre molti scettici negano che sia realmente risorto, ossia che abbia trionfato sulla morte.

Secondo la chiesa cattolica ciò che Cristo ha fatto, morendo e risuscitando, deve essere integrato con l'intervento di sacerdoti umani per poter ottenere personalmente la salvezza eterna. Il catechismo insegna così:
"L'economia sacramentale consiste nel comunicare i frutti della redenzione di Cristo, mediante la celebrazione dei sacramenti della chiesa, massimamente nell 'Eucaristia".

Secondo Gesù e gli apostoli, invece, per appropriarsi personalmente della salvezza eterna che Cristo ha procurato quasi 2000 anni fa, bisogna credere personalmente in lui (Vangelo di Marco 16:15-16 e vangelo di Giovanni 3:15-16).

Nella Prima Epistola di Pietro 3:18 leggiamo: "Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio". Alla domanda: "Che cosa bisogna fare precisamente per essere salvati",
l' apostolo Paolo risponde: Bisogna invocare il nome del Signore in preghiera.

Dio promette: "se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti,
sarai salvato". (l'Epistola ai Romani 10:9,13).

La Pasqua è il momento più importante della storia perché in virtù del suo sacrificio, ora Cristo "può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro" (Epistola agli Ebrei 7:25).

Chi viene a Dio così, riceve il perdono eterno, dopodiché "non c'è più bisogno di offerta per il peccato" (Epistola agli Ebrei 10:18).

Rinaldo Diprose

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alex

Ho vivamente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi,  prima di soffrire; poiché io vi dico che non la mangerò più,  finché sia compiuta nel regno di Dio - (Gesù) Luca 22:15/16
 
Per Pasqua si assistono a delle rappresentazioni della crocifissione di Gesù: viventi o con crocifissi di cartone. Dalla finzione alla realtà, faremo un approfondimento sulle sofferenze reali di Gesù.

A volte fra i credenti ricorre un pensiero che le sofferenze fisiche e morali di Gesù, non sono stati tanto importanti come quelle spirituali di essersi caricato di tutti i peccati del mondo.....
Continua qui

alex

“Quando furono giunti al luogo detto «il teschio», vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».

Poi divisero le sue vesti, tirandole a sorte. Il popolo stava a guardare.
E anche i magistrati si beffavano di lui, dicendo: «Ha salvato altri, salvi sé stesso, se è il Cristo, l’Eletto di Dio!» Pure i soldati lo schernivano, accostandosi, presentandogli dell’aceto e dicendo: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso!».

Vi era anche questa iscrizione sopra il suo capo: QUESTO È IL RE DEI GIUDEI. Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!» Ma l'altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni; ma Egli non ha fatto nulla di male».

E diceva: Gesù ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!

continua qui...

alex

La festività della Pasqua Cattolica, un'occasione per testimoniare dell'amore di Gesù, e del dono offertoci personalmente da quella croce...

Qui un'interessante opuscolo sul tema della pasqua

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