Sono nata in una famiglia cristiana e fin da piccola mi sono stati impartiti gli insegnamenti di Cristo. I miei genitori mi portavano in chiesa e alla scuola domenicale. Crescendo, continuavo a stare accanto al Signore, ma a modo mio, chiedendoGli aiuto solo quando le cose non andavano bene, o quando a scuola avevo un'interrogazione. Nonostante tutto il Signore mi aiutava e parlava al mio cuore.

Nell'età dell'adolescenza le cose sono cambiate. Pian pianino mi allontanavo da Dio, con la scusa di dover studiare. Dentro il mio cuore c'era un vuoto enorme e cercavo di riempirlo con lo studio, con la ricerca del "fidanzatino" e con tanti altri divertimenti che mi procuravano una momentanea felicità. Ricercavo negli amici la gratificazione e al contempo mi ribellavo alle decisioni dei miei genitori e a loro nascondevo quello che facevo. Se poi mi proibivano di uscire con determinate persone, ero pronta a ingannarli, facendo loro credere che lo avrei fatto.

Ero ribelle e dentro al mio cuore iniziavano ad insinuarsi sentimenti d'odio, di rancore, di rabbia e d'antipatia verso il prossimo, ed anche verso i genitori.

Nonostante questo continuavo ad andare in chiesa e a rivolgermi a Dio
nei momenti di crisi. Mi ritrovavo a vivere divisa fra Dio e il mondo, fra la Chiesa e le mie amicizie.

Molte volte Dio mi aveva parlato e quando questo accadeva prontamente dicevo: "Si, Signore, voglio esserti fedele", ma passata l'emozione ritornavo a compiere gli stessi sbagli. 

Mi vergogno profondamente nel raccontarvi che ero giunta a rubare un lucidalabbra in una tabaccheria, solo per piacere alle amiche: volevo essere come loro.

Dio aveva tanta pazienza con me, aiutandomi, dandomi ogni giorno la vita e proteggendomi da cose ancora più tremende che avrei potuto compiere. Solo adesso che sono "nata di nuovo" so che Dio non mi ha mai lasciata sola.

Ho deciso per il Signore in un momento particolare della mia vita. Un giorno di Settembre i miei nonni ci comunicarono che mio zio (il mio preferito), si trovava in ospedale per un attacco cardiaco. Dopo due giorni c'informarono che era migliorato, ma una sera ci giunse la tremenda notizia che aveva avuto un'altro attacco e questa volta era stato fatale. Mi sono ritrovata distrutta e mi chiedevo come Dio avesse potuto permettere che una persona buona come lui (ma non "nata di nuovo") se ne andasse così all'improvviso, senza neanche poterlo vedere per l'ultima volta.

Tutto ciò mi sconvolse, ma mi portò a riflettere sulla fugacità dell'esistenza. Cominciai a meditare sulla mia vita, sulla realtà della vita eterna che a seconda delle mie scelte avrei potuto trascorrerla con Dio o lontano da Lui. Iniziò per me un periodo di grande riflessione. Rivedevo gli anni della mia esistenza e ogni volta mi dicevo "ma che senso ha vivere?" Ero sempre alla ricerca di qualcuno che riempisse il vuoto del mio cuore, ma ogni tentativo risultava vano.

Dopo molti mesi dalla morte di mio zio, decisi di tornare in chiesa, ad ascoltare la Parola di Dio. Il Signore iniziò pian piano a sciogliere il ghiaccio del mio cuore, ma soprattutto a riempirlo di quell'amore che stavo cercando. Una domenica durante un culto ricordo che il pastore parlò dell'amore di Dio verso di me tanto da mandare sulla croce il suo unico figlio. Presentò la salvezza, ed alla fine fece una domanda: "Chi vuole accettare Cristo come suo personale Salvatore?" Poi lesse un passo della Bibbia dove Gesù chiese al cieco: "Cosa vuoi che io ti faccia?" In quel momento ho sentito una dolcissima voce che amorevolmente mi diceva: "AMAMI". Era una richiesta un pò strana, ma
non ci ho pensato su due volte: avevo già perso troppo tempo.

Da quel giorno diedi la mia vita al Signore e grazie alla Sua fedeltà ancora oggi posso vegliarmi e trovarLo accanto a me.

Le difficoltà non mancano, ma Dio è e sarà sempre al mio fianco; la Sua pace e la Sua serenità sono per me un'esperienza meravigliosa che ogni giorno si rinnovano nella mia vita.

Caro/a amico/a Gesù è morto anche per te e ti vuole amare. Egli è l'Unica Persona che può colmare il vuoto del tuo cuore. Se stai cercando la felicità, la gioia, la pace dentro di te, la troverai solo in Lui.

Gesù vuole diventare il tuo migliore amico, ma soprattutto il Tuo Salvatore. Non far passare altro tempo perchè la vita non ci appartiene. Vai a Lui: Egli ti sta aspettando con le braccia aperte.

Dio ti benedica

Graziella Ferrara

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