Alle origini della Chiesa "dei Fratelli" in Italia c'è la figura del conte fiorentino Piero Guicciardini nato nel 1808-1886
Egli realizzò la salvezza di Cristo tramite dei credenti della Svizzera francese e l'opera degli asili, che Mathilde Calandrini aveva iniziato a Pisa tra il 1831 e il 1846.

Guicciardini venne a sapere dalla Calandrini che a Pisa si tenevano riunioni per leggere e meditare la Parola di Dio ed ebbe così i primi contatti con gli evangelici. Iniziò a Firenze un'opera analoga a quella degli asili di Pisa. Si cominciarono a tenere delle riunioni familiari in cui si leggeva la Bibbia. Più tardi andò in Svizzera e s'incontrò con alcuni credenti.

In un taccuino che teneva con sé al momento in cui fu arrestato per la sua fede, nel 1851, diceva appunto che egli era stato istruito a Ginevra dai fratelli cristiani.

Guicciardini dichiara che la sua conversione a Cristo avvenne nell'anno 1836. Fino ad allora era stato mosso da un generico interesse religioso.
A quel tempo vi era a Firenze una dozzina di questi gruppi cristiani evangelici che leggevano insieme la Bibbia. Nel 1846 cominciarono anche a celebrare la S. Cena.

Nel 1851 Guicciardini viene arrestato a Firenze ed esiliato. Passa nelle Valli valdesi in Svizzera e più tardi in Inghilterra. Qui trova che le riunioni dei fratelli darbisti erano simili a quelle che avevano luogo a Firenze e si lega con loro. A Londra incontra anche Pietrocola Rossetti, lo evangelizza e lo aiuta ad affidarsi al Signore Gesù.

Nel 1854 Guicciardini rientra in Italia e comincia la sua attività a Pietra Ligure e poi in Lombardia. Anche Pietrocola Rossetti torna in Italia e fonda alcune comunità nella zona di Alessandria, dell'Astigiano e del Pavese.

Verso il 1870 dei cristiani si organizzarono come "Chiesa libera" i Fratelli non vollero legarsi, sia per il rifiuto di ogni forma di organizzazione, sia perché non approvavano i legami che la Chiesa libera aveva con la massoneria e il suo forte anticlericalismo.

Attualmente i Fratelli sono sparsi un po' per tutto il paese. Nuclei più numerosi si trovano in Piemonte, Lombardia, Liguria e Toscana. Altri gruppi sono nelle Marche; infine forti gruppi si trovano nelle Puglie e in Basilicata.
La Chiesa "dei Fratelli" conta circa 250 comunità in Italia, alcune grandi, altre piccole. Per costituire una comunità "di Fratelli" non è necessario avere un minimo di membri. Importante è che vi sia un gruppo di cristiani battezzati che possono rompere il pane insieme e che si radunino regolarmente.
Le assemblee "dei Fratelli" sostengono vari asili infantili e una casa per anziani.

Le Chiese Cristiane Evangeliche "dei Fratelli" si distinguono nel panorama evangelico, per la loro ecclesiologia che, basandosi sul Nuovo Testamento, porta al rifiuto di ogni struttura ecclesiale o interecclesiale istituzionalizzate. Poiché credono che Gesù Cristo è "Capo supremo della Chiesa", le chiese locali, pur ricercando e vivendo fra di loro rapporti di comunione e di collaborazione, sono autonome l'una dall'altra, essendo ciascuna guidata per mezzo del servizio di un collegio di "anziani".

Il culto si svolge in una forma libera. Tutti i fratelli battezzati possono parteciparvi attivamente. Per la preparazione dei bambini ci sono le Scuole domenicali e dei campi estivi.
La Chiesa "dei Fratelli" è stata riconosciuta nel 1891 come Ente Morale, che amministra i locali di culto.
Per quanto riguarda la responsabilità del cristiano per la vita pubblica e per le questioni sociali, egli l'assolve quando ubbidisce all'Evangelo, quando lo annunzia, quando ama il prossimo, quando vive la sua vita onestamente.
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La fonte delle informazioni e': http://www.chiesacristiana.info/
L'autrice del video è: Michela PICCOLO
Ulteriori informazioni sono reperibili nel testo: Per me vivere è Cristo (1986) la vita e l'opera del Conte Piero Gucciardini (http://www.libreriacem.com)
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ps qualsiasi suggerimento per imprecisioni, correzioni, etc, sarà gradevolmente accettato.
alex

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