Hus, Jan (Husinec, Boemia meridionale 1372 ca. - Costanza 1415), riformatore religioso boemo. Compiuti gli studi presso l'Università di Praga, nel 1400 fu ordinato sacerdote e divenne lettore di teologia. L'anno seguente fu nominato decano della facoltà delle arti e assunse l'incarico di predicatore della chiesa di San Michele, detta "di Betlemme", dove tenne sermoni in lingua ceca, anziché in latino, e venne coinvolto nel movimento nazionalista e riformista ceco; influenzato dalle dottrine di John Wycliffe, Hus maturò una crescente intransigenza verso i vizi del clero, affermando il diritto dell'imperatore di incamerare i beni degli ecclesiastici corrotti.

Nel 1408 l'arcivescovo di Praga proibì a Hus l'esercizio delle funzioni sacerdotali nella diocesi. L'anno seguente papa Alessandro V (1340-1410) pubblicò una bolla che condannava gli insegnamenti di Wycliffe e ordinava di bruciarne i libri; Hus, per le sue posizioni favorevoli a Wycliffe, fu scomunicato nel 1410 e a Praga scoppiarono sommosse. Forte del sostegno popolare, Hus continuò a predicare anche dopo che la città fu posta sotto interdizione nel 1412. L'anno seguente, tuttavia, molti dei suoi influenti sostenitori persero potere, e Hus fuggì da Praga trovando rifugio a Husinec, sotto la protezione della nobiltà locale. In questo periodo scrisse la sua principale opera teologica, De ecclesia (1413), ed elaborò un programma di riforma dell'ortografia ceca mediante i segni diacritici (De orthographia bohemica, 1414).

Nel 1414 venne convocato al concilio di Costanza, riunitosi per risolvere lo scisma d'Occidente. Avendo ricevuto un salvacondotto imperiale, egli pensava di poter difendere con successo il suo credo, ma all'arrivo venne imprigionato e processato per eresia. Invitato a ritrattare e a promettere di non diffondere le sue dottrine, oppose un rifiuto categorico; il concilio allora lo condannò al rogo

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