L'attendibilità della Bibbia è dimostrabile con .....

  1. la sua unità
  2. l'adempimento delle profezie 
  3. le scoperte archeologiche
  4. la vita nuova che produce nei suoi lettori sinceri
  5. il numero dei manoscritti
  6. l'insignificante numero di varianti del testo
  7. il fatto che non contraddice a nessun fenomeno scientifico provato

Consideriamo brevemente questi aspetti

1 La sua unità

E' un miracolo che un libro, scritto da più di 40 autori, di culture diverse, in epoche diverse, cioè nel corso di più di 1500 anni evidenzia un conformità sotto tutti gli aspetti. E' umanamente impossibile che perfino persone della stessa generazione, scrivendo in modo indipendente, scriverebbero un testo uniforme su Dio. Certamente vi è qualcosa di più che umano in tale raccolta di libri. Pietro scrive che ciò è dovuto allo Spirito Santo che ha sospinto i profeti (2Pie. 1:21).

2 L'adempimento delle profezie

è un'altra dimostrazione che dietro ad esse c'è Dio che conosce ogni cosa.
Dio disse a Isaia (46:10) "Io annunzio la fine sin dal principio, molto tempo prima dico le cose non ancora avvenute; io dico: Il mio piano sussisterà, e metterò a effetto tutta la mia volontà;"
Con la prima venuta di Gesù si sono adempiute più di 300 profezie riguardante il luogo, il tempo e il modo di nascita, la passione e morte, la sepoltura, la risurrezione. Si sono adempiute le profezie storiche e geografiche riguardante le città di Tiro, Sidone, Samaria, Gaza, Moab, Petra, Edom, Babilonia, Gerusalemme.
Così aspettiamo con fiducia che tutte le profezie non ancora adempiute si adempiranno a suo tempo.

3 Le scoperte archeologiche

L'archeologia è una scienza giovane. Le scoperte archeologiche fatte fino ad oggi dimostrano l'accuratezza storica, etnologica e cronologica della Bibbia.

Quando furono fatte le prime scoperte archeologiche i critici della Bibbia erano certi che ogni scoperta archeologica avrebbe confermato la loro tesi che la Bibbia non è che una raccolta di antichi miti. Essi speravano di poter dimostrare grazie all'archeologia l'infondatezza della Bibbia e di potersi prendere gioco dei credenti, accusandoli d'essere degli ingenui creduloni, pronti a credere alle favole.
Gli anni però non hanno dato ragione agli scettici. Invece di demolire la Bibbia le scoperte archeologiche hanno fatto piuttosto l'opposto. Ogni volta che è stato estratto un nuovo reperto dell'epoca biblica la Bibbia è diventata più credibile.

W.F. Albright, un'autorità a livello mondiale per quanto riguarda l'archeologia della Palestina, conferma l'assoluta attendibilità storica della Bibbia.
Nelson Gluek, l'eminente archeologo ebreo, afferma: "Nessuna scoperta archeologica ha mai contraddetto una narrazione biblica".
Millar Burrows, professore di Yale, dice: "L'archeologia ha senza dubbio rafforzato la fiducia nella attendibilità dei racconti biblici".

In che modo la Bibbia ha confutato l'opinione dei suo avversari?

Solo pochi esempi.
Chi vuole approfondire il tema ha a disposizione tanti libri di archeologia.
Per molti anni coloro che volevano ridicolizzare la Bibbia hanno insistito nel dire che il re Salomone non possedeva neanche una minima parte degli smisurati possessi attribuitigli nella Bibbia.
È detto che Salomone aveva un gran numero di cavalli e carrozze (1Re 10:26). Per molti anni gli scettici rifiutarono di accettare questa informazione come vera, sostenendo che si trattava di pura mitologia, ma l'archeologia ha confermato la narrazione biblica. Abbiamo delle fotografie dettagliate degli scavi delle stalle che una volta appartenevano al re Salomone.
È stato calcolato che potevano contenere comodamente 4.000 cavalli.
Gli archeologi hanno anche trovato tracce delle immense capanne che Salomone aveva costruito per tenervi le carrozze per i suoi battaglioni. Si trattava di circa 1.400 carrozze, che venivano dislocate nei nodi principali delle vie di comunicazione tra l'Egitto e la Siria, con lo scopo di controllare il traffico commerciale e militare.

Nell'AT è nominato per 29x il popolo degli Hittiti.
Gli scettici dicevano che tale popolo non è mai esistito. La loro conclusione era basata sul fatto che il nome di questo popolo non compariva mai nella lettura profana.
Oggi l'Enciclopedia Britannica dedica 13 pagine fitte alla storia degli Hittiti. Sono stati scoperte migliaia di iscrizioni di loro.

Il libro di Daniele nel capitolo 5 fa riferimento ad un re di nome Belsatsar. Siccome gli storici non biblici non lo nominano mai, è chiaro che Belsatsar non è mai esistito; perciò il libro di Daniele non è storico. Nabonide, non Belsatsar, era re di Babilonia durante quel periodo.
Ma nel 1853 è successo qualcosa che ha messo in crisi il rifiuto del resoconto biblico. In quell'anno Henry Creswicke Rawlinson, studioso di assiriologia, inglese, ha trovato un cilindro nella valle dell'Eufrate con la testimonianza incisa che al tempo di Daniele due re hanno regnato su Babilonia, padre e figlio: Nabonide era il padre, Belsatsar il figlio. Essi regnavano insieme in Babilonia. Nabonide era assente da Babilonia quando la città è stata invasa e sconfitta da Dario il Medio.

Le scoperte del Mar Morto sono senza dubbio le scoperte archeologiche più significative di questi ultimo 100 anni. Si tratta di documenti scritti tra il 200 a.C. e il 50 d.C. da Giudei appartenenti alla setta degli Esseni, che vivevano in una comunità chiamata Qumran. Si sono trovati più di 500 manoscritti, molti dei quali sono libri dell'AT.

La Bibbia non teme gli attacchi della scienza, pur non essendo inteso ad essere un libro di scienza, ma un libro che ci fa conoscere Colui che è al di sopra di tutte le scoperte scientifiche, perché l'autore di tutte le cose esistenti.

4 La vita nuova che produce nei lettori sinceri

è un'ulteriore dimostrazione della affidabilità della Bibbia. Gesù aveva detto ai suoi avversari: "Chi vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso". Giov 7:17
Perciò chi vuole davvero rassicurarsi se la Bibbia è vera inizi a leggerla e metterla in pratica e esperimenterà la realtà delle promesse di Dio. Chi invece vuole ignorare questa sfida ne porterà le conseguenze eterne.

5 Il numero dei manoscritti

Esiste un eseguo numero di copie dei manoscritti di opere greche e latine classiche mentre abbiamo più di 5600 manoscritti del Nuovo Testamento.
Inoltre fra gli originali del NT e i manoscritti intercorre un tempo molto più breve che fra le copie delle opere classiche ed i loro originali. (NT frai 10 e 400 anni - le opere classiche frai 400 e 1600 anni). Eppure nessuno mette in dubbio i testi classici mentre si esprimono dubbi sui scritti sacri. Ciò è molto comprensibile perché la Sacra Bibbia rivela lo stato peccaminoso dell'uomo esortandolo al ravvedimento e al cambiamento di vita avvertendolo che in mancanza di questo sarà giudicato da Dio e avrà delle conseguenze spiacevoli per sempre, senza possibilità di un ritorno. Ciò non piace. I testi classici invece non ci scomodano.

6 L'insignificante numero di varianti

dimostrano l'accurata copiatura dei testi. Siccome la Bibbia fino alla scoperta della stampa con lettere mobili fu copiata a mano ci sono delle persone che credono che i testi originali della Bibbia sono stati cambiati. Ciò indica una certa ignoranza di materia. Chiunque vuole accertarsi dell'affidabilità della Bibbia ha oggi molti libri a disposizione per poterla verificare. Sia nei testi di lingua originale che nelle traduzioni troviamo oggi delle indicazioni quando una parola o frase presenta qualche dubbio.

7 Nessun fatto scientifico provato contraddice le affermazioni bibliche

Si sente a volte dire che chi crede nella Bibbia deve sacrificare il suo cervello, vuol dire non deve riflettere. Io direi proprio il contrario.
Mentre la Bibbia è un testo fisso con tesi fisse, le scoperte scientifiche sono in movimento e i libri scientifici devono continuamente essere cambiati.

La Bibbia, prima della scienza, diceva che la terra è un globo
Prov. 8: 29
quando stabiliva al mare i suoi limiti, sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia; quando disponeva le fondamenta della terra,
30 allora io ero con lui come architetto ed ero la sua delizia ogni giorno, dilettandomi davanti a lui in ogni istante;
31 dilettandomi sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo.

Vi raccomanderei la lettura del libro "Bibbia e scienza" (GBU), "Scienza e diluvio", "Uomini di scienza" (DLC), "Nessuna malattia", "Nuove evidenze che richiedono un verdetto" di McDowell.

La Bibbia c'insegna che Dio ha creato i cieli e la terra. La scienza dovrà man mano ammettere che la teoria dell'evoluzione è falsa e solo un tentativo di fuggire dalla responsabilità di fronte a Dio. Se Dio non esiste posso fare ciò che mi pare e piace, se invece esiste io devo piegarmi davanti alla sua maestà e ubbidirGli. Di fronte a questa realtà si trova ognuno di noi. Non si può rimanere neutrali. Da quale parte stai?

CONCLUSIONE

L'affermazione che la Bibbia è il libro di Dio, cioè ispirato da Lui e che presenta la sua volontà per noi uomini è enorme. Perciò questo libro dovrebbe essere studiato a fondo e applicato. Chi non prende la Bibbia in considerazione offende il suo Creatore.
 
 
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alex

Genesi 1:16 scritta da Mose' dice:
Dio fece i due grandi Luminari:il maggiore per governare il giorno, il minore per la notte.

La Bibbia indica chiaramente come maggiore il sole e minore la luna. Oggi tutto ci sembra ovvio perché conosciamo le distanze tra la terra e questi astri, ma migliaia di anni fa le cose non erano così ovvie. Infatti la luna ad occhio nudo appare più grande del sole. Aristotele e gli antichi astronomi, che come Mosè, non avevano strumenti per studiare il cielo, pensavano che la luna fosse più grande del sole e che la minore luminosità fosse dovuta ad una sua maggiore distanza dalla terra di quanto non lo fosse il sole. Centinaia di anni prima di Aristotele, Mosè scrisse che la luna era minore del sole – all’epoca solo Dio poteva saperlo.

Fonte: telefono verde

Inviato da alex il

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