Lexa, un'assistente sociale cristiana, ritorna in famiglia molto tardi.
Una sera, fatto insolito, trova la porta chiusa, e non ha la chiave di casa, chiama ma nessuno sente.
Allora va da un'amica, ma non riesce a svegliarla.
Tenta ancora altrove, ma senza successo!
Ecco il suo racconto: «Solo allora mi resi conto che era il Signore a sbarrarmi la strada. Ma perché?
Che cosa volva da me?
Avrà una missione da affidarmi?
Improvvisamente mi viene in mente che il cognato della mia amica ha una piccola pensione nei paraggi.
Ma posso andarvi in piena notte?
Esito, però una sorta di voce interiore mi spinge ad andarci.
Molto stanca, tuttavia convinta che Dio dirige tutto, salgo la scala fino al terzo piano.
Questa volta spero proprio di trovare da dormire!
E se la pensione fosse al completo?
Premo leggermente il campanello; ecco che il proprietario della pensione (cognato della mia amica) subito apre.
Mi squadra a lungo, come se non riuscisse a riconoscermi. Poi mi fa entrare mormorando: "Com'è possibile? È Dio che ti ha mandata! Da ore sono seduto qui, e non riesco a togliermi dalla mente dei pensieri terribili: sto pensando a come suicidarmi. Non sapevo a chi rivolgermi per uscire da questa angoscia!"
Non credevo alle mie orecchie, ma capii perché mi ero trovata davanti a parecchie porte chiuse.
Dio stesso le aveva chiuse, per aprire la porta del cuore di quell'uomo al Suo Evangelo. Lo confortai, infatti, parlandogli dell'amore di Dio manifestato verso ognuno di noi nel dono del Suo Figlio Gesù Cristo, per darci la vita eterna; così si distolse dal suo insano progetto».

(Proverbi 3:5-6 - Apocalisse 3:7)

Tratto dal calendario "IL BUON SEME" - edizioni "il Messaggero Cristiano" - Via Santuario, 26 - 15048 Valenza (AL) - www.messaggerocristiano.it

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