Giovanni 13:35 - Segni di un vero discepolo - James Boice

Per un certo periodo di tempo ho lavorato per un giornale evangelico col nome "Christianity Today" ( "Cristianesimo oggi") e ricordo che una volta ho sentito dire Carl F.H. Henry, l'editore di allora sperava che i Cristiani contemporanei potessero avere un segno di identificazione più marcato, che fossero più facilmente riconoscibili e distinti, che potessero portare come un segno identificativo. Questo è stato tempo fa, Da quel momento, il movimento cristiano ha come portato il segno di un dito indice puntatore ed indicante "Unica Via". Ho notato, inoltre, che adesso anche gli Evangelici spesso indossano croci ed altri simboli religiosi, eppure, per qualche motivo, l'osservazione di Henry mi è rimasta impressa in mente negli anni e mi ha spinto a notare dei "segni" o degli scritti riguardanti segni che non avrei notato in altri modi.

 

"Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri". - Giovanni 13:35

 

Giovanni 13:33-34 - Il nuovo comandamento - James Boice

Al vangelo di Giovanni sono stati attribuiti molti bei titoli durante la sua lunga storia di distribuzione e lettura, ma nessun titolo è più appropriato di quello che l'identifica come l'evangelo dell'amore di Dio. È stato definito "la lettera d'amore di Dio per il mondo". Se è così, allora probabilmente è anche vero che Giovanni 3:16 o i versetti che vogliamo prendere in considerazione qui ne sono il cuore. Sono i versetti in cui il Signore Gesù Cristo parla ai Suoi discepoli, spinto dal Suo grande amore per loro, ricordando loro questo amore ed incoraggiandoli ad amarsi gli uni gli altri.
Il versetto chiave è il v.34: "Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri"

 

Giovanni 13 :21-30 - Il viaggio nella notte senza ritorno di Giuda - James Boice

In un libro che, in un certo senso è un'autobiografia, Eugene O'Neil ha scritto della sua "lunga giornata di viaggio nella notte" ("Long Day's Journey Into Night"). Si tratta di una storia di progressiva disperazione ed oscurità. Lo stesso titolo potrebbe essere scelto per l'evento registrato in Giovanni 13 :21-30, poiché questi versetti riportano l'allontanamento di Giuda dalla compagnia di Colui che è la luce del mondo, in modo da andare ed addentrarsi nelle tenebre eterne. Il brano comincia con la presentazione e l'annuncio della presenza di un traditore: "In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà". E l'affermazione termina con la sobria affermazione: "ed era notte".

Genesi 37-50 - Giuseppe: un uomo sempre valido

Se c'è mai stato un uomo con un valore esemplare per ogni tempo, è certamente Giuseppe, figlio prediletto del patriarca Giacobbe, la cui storia comincia nel capitolo 37 di Genesi. La vita di Giuseppe si è estesa nel periodo del mondo antico. Cresciuto come futuro erede del ricco patriarca giudeo, cadde in schiavitù in una lontana terra gentile, ma poi ascese a una posizione di prominenza, una posizione di comando, secondo solo al Faraone. Fu amato e odiato, favorito e abusato, tentato e creduto, esaltato e annichilito, eppure in nessun momento dei 110 anni di Giuseppe sembra che egli abbia distolto gli occhi dal Signore, o smesso di confidare in lui. L'avversità non indurì il suo carattere, così come non lo rovinò la prosperità. Era la stessa persona in pubblico come in privato, fu veramente un grande uomo.

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