Schiavitù mai più - Insieme mettiamo fine alla tratta sessuale a Roma - La nostra visione:
Siamo un'alleanza di persone spinte dall'amore di Cristo alla ricerca di giustizia per gli oppressi e di libertà per i prigionieri dello sfruttamento sessuale e della prostituzione coatta di donne e minori.

Con la preghiera come fondamento di tutto ciò che facciamo, desideriamo portare la presenza trasformatrice del Vangelo di Cristo sia nelle vite delle vittime che in quelle degli sfruttatori della tratta sessuale.

Il nostro impegno:
• Riconoscendo in questo fenomeno della prostituzione l'azione delle forze del maligno, diamo importanza primaria alla preghiera come strumento efficace di cambiamento.
• Ci impegniamo ad informare, motivare e mobilitare le persone a cambiare le condizioni che promuovono lo sfruttamento e il commercio sessuale. Lo facciamo tramite documenti, seminari, progetti e campagne di sensibilizzazione.
• Organizziamo delle uscite per poter raggiungere, in strada, le donne costrette a prostituirsi ed instaurare con loro un rapporto di fiducia.
Vogliamo offrire loro sostegno pratico, morale e spirituale, fornendo ad ognuna nuovi punti di riferimento. Siamo preparati ad assistere qualunque vittima in modo che, se lo desidera, possa uscire dalla prigionia.
• Convinti dell'efficacia della cooperazione, cerchiamo di agire in accordo con altri gruppi impegnati nella lotta contro la tratta sessuale.
Sollecitiamo le comunità di fede presenti a Roma ad essere coinvolte contro lo sfruttamento sessuale in tutte le sue forme.

I nostri valori radicati nella fede:
In tutta la Scrittura, si trovano menzionati i temi immutabili di giustizia, compassione e redenzione. Come seguaci di Cristo, ci impegniamo ad essere fedeli al Suo insegnamento ed al Suo esempio, estendendo la grazia a coloro che sono oppressi dal peccato e schierandoci contro 'ingiustizia.

Dati statistici sulla schiavitù sessuale:
• La tratta di esseri umani a scopo sessuale, domestico, industriale e agricolo è un'industria che fattura circa 25 miliardi di euro l'anno. (Nazioni Unite)
• Tra tutte le industrie criminali del mondo, è quella che manifesta la crescità più elevata. (Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti)
• I Paesi del mondo coinvolti nella tratta di esseri umani sono 161° su 192. (Nazioni Unite)
• L'80 per cento delle vittime della tratta umana sono donne e minorenni costrette al commercio sessuale. (Dipartimento di Stato americano)
• In Italia, il numero di stimato di persone coinvolte nella prostituzione di strada oscilla tra 19.000 e 24.000. Il numero stimato di minori vittime della tratta e coinvolti nella prostitutzione di strada oscilla tra il.600 e i2.000, pari a circa il 10% degli adulti. (Save the Children Italia)
• In Italia è crescente la prostituzione al chiuso, circa 3 volte superiore a quella su strada, con una presenza allarmante di minori. (Save the Children Italia)
• Ogni anno, almeno 80.000 italiani praticano il turismo sessuale all'estero, partendo alla ricerca di sesso con i minori.
(ECPAT Italia)

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Tipo di raccolta

alex

Parla Greta, ex-prostituta: "Ormai sono quasi tutte schiave. E in Germania la legalizzazione ha fallito"

Greta ha 56 anni, madre tedesca, padre italiano, due lauree. Sposata, vive a Karlsruhe dove lavora nell’amministrazione dopo un periodo passato in Italia. Per qualche anno, prima della caduta del Muro, ha esercitato la professione di prostituta in Germania. Oggi si dedica come volontaria ai programmi di recupero e riabilitazione delle “colleghe”.

“Ho cominciato per ragioni economiche. Lo fai sempre e solo per quello: soldi, necessità. Il mio compagno era morto in un incidente stradale e io mi sono trovata in difficoltà. Non alla fame, però nei guai. Ero giovane, mi pareva di poter avere un certo potere sugli uomini”.

Ricordi la prima volta?

“Oh, certo! Uno che soffriva di eiaculazione precoce. Una grande fortuna”.

 Dove lavoravi?

“In casa, o in hotel. Con il passaparola. Era come stare in un limbo. Staccavo l’interruttore per il tempo necessario, mi sconnettevo da me stessa. Uno sdoppiamento, uno stato di catalessi in cui lasci che la cosa succeda. Ce la facevo senza presidi chimici, ma la gran parte delle ragazze ha bisogno di alcol o droghe. E’ un problema grosso quando lavori per riabilitarle: sono quasi sempre tossiche di qualcosa, borderline, con gravi problemi di autolesionismo. Si tagliuzzano le braccia, o sono preda di una specie di euforia autodifensiva. Tante sono perdute per sempre”.

Pagavi le tasse?

“Nemmeno per sogno. Ma non le paga nessuna, nemmeno oggi che in Germania la prostituzione è legale (dal 2002). Dovresti iscriverti alle Camere di Commercio, pagare un forfait fiscale. Si valuta che le prostitute siano almeno 400 mila: ebbene, quelle che si sono registrate sono 44, di cui 4 uomini. Un fallimento assoluto”.

 Un fallimento anche contro la tratta?

“Soprattutto contro la tratta. Con l’ingresso in Europa di Romania, Bulgaria e stati baltici c’è stata un’ondata di ragazze che arrivavano da lì. Tedesche non ne trovi quasi più. Ragazzine in grande parte analfabete che arrivano da paesini sperduti nelle montagne e mantengono tutta la famiglia: sai che libertà! Tante rom, tante ragazze madri: le vedi anche per strada che battono con il bambino, poi quando arriva il cliente il pappone custodisce il piccolo. Una cosa straziante. Poi ci sono quelle che possono permettersi un posto nei bordelli per 140-160 euro al giorno. Sono enormi strutture private a più piani, un business colossale per i proprietari”.

 Quanto paga un cliente?

“Come saprai dipende dalle prestazioni. Di base, per una cosa normale, sui 40-50 euro. Ma quasi mai sono cose normali”.

 E quali cose sono?

“L’idea un po’ “romantica” e ingenua che gli uomini vadano a prostitute per farsi una s…a e via va dimenticata. Una s….a se la possono fare con chiunque. Mica è “Pretty Woman”: vengono da te per ben altro. Vedono il porno, ti chiedono di indossare falli artificiali, di travestirsi con parrucca o intimo femminile. Ci sono i feticisti, i coprofagi. Vanno molto i giochi con l’urina. Dall’anal sex alla zoofilia, un repertorio sterminato. Sono sporchi, maleodoranti, spesso ubriachi e strafatti. Pagano il diritto di scatenare quello che hanno dentro, e tu sei solo una latrina, né più né meno. Devi tacere, fare e lasciare fare, e saper fingere piacere. Ti pagano, e pretendono anche che tu sia soddisfatta delle loro prestazioni”.

Qual è il senso profondo dell’andare a prostitute?

Non si tratta di sesso. In questione c’è ben altro. E’ un mix tra il potere che ti dà il fatto di pagare e il piacere di umiliarti. Il tutto veicolato da una violenza di base. Hai a che fare con qualcosa di guasto”.

Una specie di camera di compensazione: mi svesto per un’ora o due dei ruoli che devo sostenere, mi concedo di manifestare una parte di me che normalmente devo tenere compressa e nascosta, un mio doppio impresentabile. La tua scelta di prostituirti la definiresti libera?

“Be’, allora ho scelto liberamente. Ma se non avessi avuto problemi di soldi, a questa “libertà” non avrei dovuto ricorrere. Fai quel mestiere perché sei in stato di bisogno. Punto. Quelli erano anche altri tempi. Negli anni ’70-’80 la quota delle “libere” professioniste era significativa. Ancora non c’era il fenomeno della tratta, che oggi copre il 95 per cento della prostituzione. Uno scenario drammaticamente diverso. Appena ho intravisto l’opportunità di uscire dalla prostituzione l’ho fatto. Ma io ho le mie risorse. Parlo 7 lingue, sono riuscita a trovare incarichi come traduttrice, interprete, davo qualche lezione… Poi nel ’92 sono stata assunta nella pubblica amministrazione. Mi sono sposata: mio marito conosce la mia storia. Ne sono uscita viva, ma non ho mai dimenticato. Per questo lavoro nei progetti di recupero”.

Si dice che con la legalizzazione la Germania è diventata il bordello d’Europa.

“Ci sono bordelli di uno squallore inimmaginabile. Le case “all you can fuck”, con un ingresso di 90 euro bevande comprese fai tutto quello che vuoi per il tempo che vuoi. Ci sono quelli dove puoi astenerti dal preservativo. E’ veramente dura, credimi. Ne sono uscita, ti dicevo, perché avevo risorse su cui puntare, ma c’è voluta una forza titanica. Anche lavorare nella riabilitazione non è semplice: ricordo il caso di un’ex-prostituta di Amburgo, Domenica Niehoff, che si è data molto da fare in progetti di recupero ma dopo un po’ ha mollato, non ce la faceva a reggere tutta quella miseria e quella disperazione”.

 Che cosa si dice in Germania di questa situazione?

La legalizzazione è unanimemente riconosciuta come un enorme fallimento. Ma è molto difficile uscirne. E’ un serio problema politico. Paradossalmente, proprio il fatto che c’è una legge ti dà pochi margini di manovra. Il business è floridissimo. A Saarbrücken, ai confini con la Francia, è stato da poco aperto un megabordello, una specie di filiale del famoso “Paradise” di Stoccarda. Lo hanno aperto per intercettare clienti francesi, visto che in quel Paese si stanno muovendo in senso restrittivo. E il proprietario di queste strutture è uno legato alla tratta. Del resto chi apre bordelli se non i malavitosi? Tra l’altro in questi bordelli le donne sono molto meno sicure che per strada! Ci sono state decine e decine di prostitute uccise in questi anni: altro che maggiore sicurezza! Al chiuso i rischi aumentano in modo esponenziale”.

 Tu sai che in Italia si sta discutendo di legalizzazione: l’esperienza tedesca dimostra che la strada è fallimentare. Che cosa si dovrebbe fare, allora?

“Bisognerebbe convincersi che la prostituzione oggi è essenzialmente schiavitù e non libera disponibilità del proprio corpo. Ci vorrebbe una forte azione delle forze dell’ordine congiunta alla volontà politica di affrontare la questione: non è difficile individuare le vittime di tratta. Quando vedi ragazze nigeriane, rumene, bielorusse per le strade di Milano che cosa pensi? Che sono libere professioniste? Se sono libere professioniste, bene: che emettano fattura, che si facciano pagare con carte di credito e denaro tracciabile. Si può scegliere la strada svedese o islandese della punibilità del cliente: lì andare a prostitute non è più considerata una faccenda normale. La popolazione andrebbe sensibilizzata: il tema non può essere il decoro urbano, il tema è che migliaia di schiave vivono in mezzo a noi. Ma il business è colossale, verosimilmente la partita è la stessa della droga, delle cooperative “sociali” che sfruttano i migranti. Ci saranno anche politici che difendono questi buoni affari”.

Fonte: Schiavitù mai più

alex

Se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, perdonerò i suoi peccati e guarirò il suo paese. - 2 Cronache 7:14

• Prega che i cuori di tutti coloro che sono coinvolti nell'industria del sesso siano rapiti dall'immenso amore che Dio ha per loro. Prega che Dio mostri loro il vero amore ed elimini la cortina di'lussuria, cupidigia, vergogna, disperazione e avvilimento.

Infatti, sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezze, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore. - Romani 8:38-39
lo sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. - Gv. 12:46

• Prega contro le roccaforti del nemico. Prega che Dio distrugga il sistema affaristico che sostiene l'industria del traffico sessuale; che convinca di peccato i cuori dei trafficanti/sfruttatori e dei compratori di sesso e li faccia convertire a Cristo.

Il  nostro combattimento, infatti, non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità che sono nei luoghi celesti. - Efesini 6:12

• Prega per la vita e la libertà in Cristo.

Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi. - Giovanni 8:36
Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. - Giovanni 10:10

• Prega che nuovi operai entrino nella messe.

Allora disse ai suoi discepoli: "La messe è grande, ma pochi sono gli operai. Pregate dunque il Signore della messe che mandi degli operai nella sua messe." - Matteo 9:37-38

• Prega che Dio apra una porta per la condivisione della Buona Notizia; che il messaggio dell'Evangelo raggiunga le loro orecchie e venga accolto nei loro cuori.

Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie. Pregate nello stesso tempo anche per noi, affinché Dio ci apra una porta per la parola, perché possiamo annunciare il mistero di Cristo, a motivo del quale mi trovo prigioniero, e che io lo faccia conoscere, parlandone come devo.
Comportatevi con saggezza verso quelli di fuori, recuperando il tempo. -
Colossesi 4:2-5

• Prega per il coraggio nell'amore; per cuori pieni di compassione, umi1tà e rispetto.

Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura, non è perfetto nell'amore. - 1Giovanni4:18

• Prega per la protezione.

L'angelo del Signore si accampa intorno a quelli che lo temono e li libera. -  Salmo 34:7

• Prega per il riconoscimento del peccato e la sottomissione alla signoria di Cristo .

L'iniquità parla all'empio nell'intimo del suo cuore; non c'è timor di Dio davanti agli occhi suoi. Essa lo illude che la sua empietà non sarà scoperta né presa in odio. - Salmo 36:1-2
Quando il Consolatore sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. - Giovanni 16:8

Qui la preghiera di intercessione in pdf

Inviato da alex il

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