Giovanni 11-1-45 - A' morte è una livella - Lo disse Totò, Gesù la pianse e poi...

Giovanni 11-1-45 -  Era allora malato un certo Lazzaro di Betania, il villaggio di Maria e di Marta, sua sorella. Or Maria era quella che unse di olio profumato il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; e suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».

La porta della luce

Io sono la Resurrezione e la Vita
Dalla Morte Unica Uscita
Ecco il Nemico della nostra Nemica
Nostra stretta Amica

Gesù colui che ha abbattuto
Cardini ceppi stipiti
Sgretolato porte
Facendo tremare la Morte

Ella ha udito i Suoi passi
Del suo acerrimo Nemico
Ora Lei odora di morte
Sente il suo puzzo di forte

Gesù il vincitore

Corre in fretta il tempo
Non guarda non aspetta
Ieri correvo spensierato
Oggi canuto mi son trovato

Dallo specchio deriso
Diverso è il mio viso
Eccomi all'orizzonte
Attraverserò le sue sponde

Il viale del tramonto
Calerà il mio giorno
C'è un percorso della vita
Che tutti attraverseremo

Eccola danza sogghigna intorno
Con in testa la corona
Fa della nostra vita la padrona
Non trema dinanzi a nessun se...

Pensa dinanzi a te
La Morte ha tremato
Dinanzi alla resurrezione
Di nostro Signore

SdP

La commemorazione dei defunti

Sono tante le persone che conosciamo nella nostra vita; con molte di esse allacciamo dei legami profondi d'affetto e d'amicizia e quando queste, per ragioni diverse, vengono a mancare, producono in noi la consapevolezza di aver lasciato non solo una persona, ma l'insostituibile compagno di una vita, l'ineguagliabile gioia di un figlio, l'impareggiabile tenerezza di un genitore, l'incomparabile stima di un amico.

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