Panorama annuncia l'uscita del nuovo dello stimato Prof. Umberto Veronesi, leggiamo:

Nel suo ultimo libro "Il mestiere di uomo”, il celebre oncologo racconta la sua vita e il suo progressivo allontanamento dalla fede

Uscirà domani l'ultimo libro scritto da Umberto Veronesi "Il mestiere di uomo” (Einaudi) in cui racconta il suo allontanamento dalla fede in Dio.
"Allo stesso modo di Auschwitz per me il cancro è diventato la prova della non esistenza di Dio”: una frase dura che definisce il punto di vista di un uomo diventato agnostico perché, di fronte a un'esperienza fisica così devastante, come quella del cancro, viene meno la fiducia nel soprannaturale. 

Classe 1925, ha vissuto la realtà della seconda Guerra Mondiale, con tutti i suoi orrori per poi trovarsi, da adulto, a combattere contro il cancro.

Non perde dunque la fede nella vita ma in qualcosa di soprannaturale che possa dare un spiegazione a tanto dolore: di fronte a questo l'uomo, per Veronesi, scopre la sua finitezza e nessun essere superiore può riscattarlo dalla sua sofferenza. In un estratto del libro, pubblicato oggi da Repubblica, si legge:

"Ho scelto la medicina per capire l'origine di quel male che la religione non poteva spiegare”.

E ancora: "ci sei solo tu in quei momenti, solo con la tua capacità, la tua concentrazione, la tua lucidità, la tua esperienza, i tuoi studi, il tuo amore (o anche la tua carità come la chiamava don Giovanni) per la persona malata. Allo stesso modo di Auschwitz, per me il cancro è diventato la prova della non esistenza di Dio. Come puoi credere nella Provvidenza o nell'amore divino quando vedi un bambino invaso da cellule maligne che lo consumano giorno dopo giorno davanti ai tuoi occhi? Ci sono parole in qualche libro sacro del mondo, ci sono verità rivelate, che possano lenire il dolore dei suoi genitori? Io credo di no, e preferisco il silenzio, o il sussurro del "non so".

Un libro toccante che racchiude i passaggi della vita di Veronesi, dalla sua infanzia di "chierichetto” ai suoi incontri con migliaia di pazienti affetti da tumori e al suo rapporto con il dolore.

E le sue riflessioni che lo hanno portato a rafforzare la fede nella vita e a perdere, a poco a poco, quella in Dio.

Fonte: Panorama
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Un utente ci ha segnalato questa recensione invitandoci anche ad esprimere un'opinione al riguardo. Eccola.

Ha ragione il Prof. Dio non esiste!
Non esiste nel cuore dell'Uomo che, pur avendo mezzi e risorse, li impegna in guerre ed armamenti. Non esiste nell'Uomo che ha scelto di camminare con i propri giudizi, ascoltando il proprio cuore, la propria pancia ed altre parti del corpo.
Non Esiste Dio nella Società che, in nome della libertà e dell'indipendenza, produce schiavi di ogni tipo di vizio, che così tanto ci piace, certo.

Non esiste Dio nell'economia, Così impegnata nello spread, a discapito di posti letto d'ospedale e cure e ricerca...

Eppure, eppure, non è forse il creato stesso che ci impone una ricerca più approfondita? Un approfondimento che va al di là della religione, certo delude, al di la di uomini e donne carismatiche, certo deludono, come deludiamo noi...

Se il creato stesso fosse, invece, proprio l'indizio che Dio esiste?
(il concepimento, il funzionamento del cervello, il riprodursi delle specie, il codice genetico nelle cellule, etc)
Pur un creato malato, una macchina così perfetta eppure fragile, delle leggi così impeccabile (fisica, chimica) eppure in degrado cosmico..... Se ci fosse una verità più profonda?....

Non varrebbe la pena indagare?

Se nella Bibbia ci fosse una spiegazione, anzi se ci fosse La Spiegazione, La Verità? (non quella strumentalizzata dalle religioni) .....

indaghiamola... forse potremmo scoprire un Dio, non solo creatore, ma che soffre più di noi per ogni malato terminale, oppure per ogni sano che morirà di vecchiaia..
Forse scopriremo un Gesù.... che piange.... e ama, più di noi! (Giovanni 11)

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poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro;
infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili,
perché, pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato.
Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti.... Romani 1:19

http://www.laparola.info/ritorno

 

 

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