Un opsucolo di qualche hanno fa prodotto in proprio, durante la malattia, da un caro fratello ora con il Signore. Un buono strumento da consegnare negli ospedali oppure a chi è ammalato, insieme ad una copia del Nuovo Testamento. Qui il file doc da completare con le informazioni personali che si vogliono consegnare ai contatti. Da stampare su un foglio A4 orizzontale fronte/retro e piegare in tre.


 

Che domanda sciocca! È chiaro che non stai bene, altrimenti non staresti qui, confinato in un letto d'ospedale.

Certamente, nello stato in cui sei, ti sarai posto delle domande del tipo: «Che cosa ho fatto mai per meritare questa malattia? Perché proprio io? Perché Dio permette la sofferenza?

Perché non interviene? Come posso uscire da questa situazione?» E forse ti sei anche detto: «Non sono certo peggio degli altri e non ho mai fatto veramente del male a nessuno, eppure … eccomi qui, bloccato in un letto, separato dal resto del mondo e, soprattutto, dalle persone che amo.

Con i miei compagni di camera non ho niente in comune, salvo la malattia. Dipendo totalmente dai medici e dagli infermieri, che sono efficienti, è vero, ma anche terribilmente occupati e distanti. Ma è vita, questa? Quanto vorrei essere capito e capire come uscire da questa sofferenza!»

Hai ragione, nessun essere umano ti può veramente capire, perché nessuno è dentro di te e nessuno sa veramente quello che provi. Nessuno, fuorché Dio.

Egli è già intervenuto in maniera meravigliosa nella storia dell'umanità per debellarne la sofferenza più profonda, venendo sulla terra nella persona di suo Figlio, Gesù Cristo.

Gesù ha sofferto come nessun altro e può capire fino in fondo il tuo problema e il tuo male. E lo vuole guarire. Proprio cosi, perché il male più grave da cui sei affetto non è solo quello fisico. Il tuo male vero e più grave è comune a ogni altro essere umano e si chiama «peccato» e «separazione da Dio».

La Sacra Bibbia lo afferma chiaramente.

Per esempio, S. Paolo nella sua lettera ai Romani dice che tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. E aggiunge: la ricompensa del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù (1).

In ogni epoca gli uomini hanno provato in vari modi a superare l'abisso che li separa da Dio. Hanno usato la religione, le opere di bene, le elemosine... ma senza successo.

Questi «ponti» che hanno cercato di costruire con buona volontà non sono mai stati sufficienti. Che disperazione!

Ma Dio ti ama. Egli ti è vicino in questo momento, anche se non te ne rendi conto. Egli conosce le tue sofferenze e, se vuole, le potrà guarire. Ma conosce anche la tua malattia spirituale, il peccato, e da quella vuole certamente che tu guarisca, dandoti la pace e la vita eterna. L'amore di Dio è così grande che Egli ha preparato una via di salvezza perfetta e sicura per colmare il baratro che separava l'uomo da Lui.

Come lo ha fatto? Ricordi che abbiamo parlato di quei «ponti» costruiti dagli uomini che non erano mai sufficienti per arrivare a Dio? Ebbene Dio, nella persona di Gesù Cristo, si è fatto Lui stesso «ponte». Un ponte forte, perfetto e sicuro che permette all'uomo di arrivare a Lui.

Ascolta quello che scrive l'apostolo Paolo: C'è un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo (2). E in un altro passo: Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi (3).

Egli ha espiato ogni nostra colpa al posto nostro!

verso Dio con Gesù

A questo punto, forse ti chiedi quanto costa il «pedaggio» per passare il ponte! È normale chiederlo, perché siamo abituati a pagare per tutto. Quasi quasi, paghiamo anche l’aria che respiriamo. E invece preparati a una sorpresa: IL PEDAGGIO NON TI COSTA NIENTE! L'ha già pagato Gesù! Egli ha detto: Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (4). E San Paolo afferma: Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore (5).

Tu devi solo mettere tutta la tua fiducia in Gesù, credere a quello che ha fatto per te, arrenderti a Lui, permettendogli di liberarti dal peso dei tuoi peccati, dai tuoi problemi e dai tuoi affanni. Egli dice: Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi, e io vi darò riposo (6); Ecco, io sto alla porta e busso: se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui ... (7); A tutti quelli che l'hanno ricevuto [cioè a quelli che gli hanno aperto il cuore per farlo entrare nella loro vita] Egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli, cioè, che credono nel suo nome (8).

Vedi quanto è semplice? A che punto sei tu ora?

Per riassumere, tutto quello che dovresti fare è:

  1. Riconoscere la tua condizione di peccatore e pentirti dei tuoi peccati;
  2. Ammettere che non puoi salvarti da solo;
  3. Credere che Gesù è morto per te sulla croce ed è risorto dalla tomba;
  4. Invitare Cristo a venire nella tua vita per prenderne il controllo.

In altre parole, devi riconoscerlo e riceverlo nel cuore come tuo Signore e Salvatore personale.

Se dici che non sai pregare, allora fai tua, oggi stesso, questa preghiera semplicissima: «Signore Gesù, riconosco di essere un peccatore e ho bisogno del tuo perdono. Fino ad ora ho vissuto a modo mio, ma da oggi voglio vivere a modo tuo. Credo che sei morto anche per i miei peccati e che li hai pagati sulla croce. Io li metto tutti ai tuoi piedi, come pure il mio passato, perché tu li cancelli. Ti invito a entrare nel mio cuore e a prendere il controllo della mia vita, diventando mio Salvatore e Signore. Metto tutta la mia fiducia solo in te e voglio iniziare con te una vita nuova. Ti chiedo queste cose nel tuo nome e per i tuoi meriti. Amen.»

Se hai pregato cosi, sinceramente, Dio ti ha ascoltato ed esaudito. Hai la vita eterna e non sei più condannato a rimanere separato da Dio. La Bibbia dice: Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita. Io vi ho scritto queste cose affinché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio (9). È per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d'opere, affinché nessuno si vanti (10).

Esiti ancora? Rifletti bene, prima di rimandare o rifiutare l'invito di Gesù. È una cosa troppo pericolosa. Se lo respingi, l'alternativa è rimanere inevitabilmente separato da lui in questa vita e passare l'eternità in quel baratro che la Bibbia chiama «stagno di fuoco» e che è un luogo di sofferenza e tormento eterno.

Oggi il Signore ha udito il tuo pianto e ha visto la tua sofferenza.

La salvezza è giunta fino a te ed è a portata di mano.

Accettala!

Brani della Bibbia a cui si è fatto riferimento nel testo:

(1) Epistola di S.Paolo ai Romani 3:23 e 6:23

(2) I Epistola a Timoteo 2: 5

(3) Epistola di S.Paolo ai Romani 5:8

(4) Evangelo di S. Giovanni 3: 16

(5) Epistola di S. Paolo ai Romani 5: l

(6) Evangelo di S. Matteo 11 :28

(7) Apocalisse 3:20

(8) Evangelo di S. Giovanni 1: 12

(9) I Epistola di S. Giovanni 5: 12, l 3

(10) Epistola di S. Paolo agli Efesini 2:8,9

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