"Egli è pieno d'orgoglio, non agisce rettamente; ma il giusto per la sua fede vivrà." (Abacuc 2:4).

La frase che qui sto enfatizzando è familiare ad ogni cristiano in tutto il mondo. Per secoli "vivere per fede" ha motivato le decisioni giornaliere nei credenti di ogni generazione.

La profezia di Abacuc è la prima citazione del concetto di vivere per fede; più oltre nel Nuovo Testamento l'apostolo Paolo cita tre volte questa stessa frase.
Oggi Abacuc 2:4 continua ad essere uno dei testi più predicati delle Scritture; ha formato le basi dottrinali di molte chiese. "Vivere per fede"ci parla di come siamo giustificati e santificati, di come troviamo pace e gioia, di come otteniamo vittoria sul peccato. Queste sono meravigliose applicazioni della potente verità espressa da Abacuc.

Eppure voglio inquadrare il contesto storico di questo passo. Quando Abacuc parlava di "vivere per fede", voleva aiutare Israele a sapere come affrontare una crisi imminente; dava una verità eterna per aiutare il popolo a superare una calamità che stava per abbattersi su loro; era stata data loro durante un tempo molto simile al giorno d'oggi.

Abacuc aveva ricevuto il terribile peso dal Signore a proposito di una distruttiva calamità nel futuro d'Israele. In quel tempo le leggi di Dio erano ignorate e disprezzate; i giudici emettevano sentenze in favore dei malvagi. Il ricco usava la legge di Dio per derubare il
povero e costruirsi delle fortune attraverso pratiche fraudolente; la cupidigia era divenuta una pubblica ossessione.

Abacuc era profondamente addolorato da tutto quello che Dio gli aveva mostrato; le Scritture dicono "Il carico che il profeta Abacuc vide"(Abacuc 1:1- vers. Diodati).

La mondanità si era infiltrata nella chiesa; la moralità era venuta a mancare nelle nazioni circostanti.
Quando Abacuc vide tutto questo, invocò: "Signore, perché tutta questa iniquità? Perché i malvagi trionfano sui giusti?"

"Perché mi fai vedere l'iniquità e tolleri lo spettacolo della perversità? Mi stanno davanti rapina e violenza; ci sono liti, e nasce la discordia. Perciò la legge è senza forza, il diritto non si fa strada; perché l'empio raggira il giusto e il diritto ne esce pervertito." (Abacuc 1:3-4).

Abacuc chiese al Signore quanto a lungo avrebbe permesso a tale perversità di perdurare: "Tu, che hai gli occhi troppo puri per sopportare la vista del male, e che non puoi tollerare lo spettacolo dell'iniquità, perché guardi i perfidi e taci quando il malvagio divora l'uomo che è più giusto di lui? (Abacuc 1:13). "Fino a quando griderò, o SIGNORE, senza che tu mi dia ascolto? Io grido a te: Violenza!» e tu non salvi." (Abacuc 1:2).

E quando il profeta venne sopraffatto da tale carico, Dio gli diede un'incredibile visione.

"Guardate fra le nazioni, guardate, meravigliatevi e siate stupiti! Poiché io sto per fare ai vostri giorni un'opera, che voi non credereste, nemmeno se ve la raccontassero." (Abacuc 1:5).

Il Signore disse ad Abacuc: "Sto per alzare una verga di correzione per dare un giudizio sulla terra, sarà la mia opera. Se ti dicessi quanto rapidamente verrà e quanto sarà orribile, non lo crederesti".

Questa è a parola che Abacuc ricevette sulla verga di correzione di Dio: "Perché, ecco, io sto per suscitare i Caldei, questa nazione crudele e impetuosa, che percorre tutta la terra, per impadronirsi di dimore che non sono sue."(Abacuc 1:6).

Tale terribile visione scosse Abacuc fin nel profondo. Egli ci dice: "Ho udito e le mie viscere fremono, le mie labbra tremano a quel rumore; un tarlo mi entra nelle ossa, io tremo a ogni passo; aspetto in silenzio il giorno dell'angoscia, quando il nemico marcerà contro
il popolo per assalirlo."(Abacuc 3:16).

Adesso Abacuc stava riflettendo sulla sua chiamata ad essere profeta; sapeva che il santo rimanente che era in Israele sarebbe venuto a chiedergli: "Come faremo a superare queste terribili cose che stanno per venire? Se la nostra nazione e quelle che ci circondano sono sotto il castigo di Dio, cosa potremo fare? Come vivremo? Cosa si aspetta Dio da noi?"

Ho ascoltato la stessa domanda fatta a Dio anche in questi tempi, mentre il nostro mondo affronta una calamità crescente; lo scompiglio che stiamo vedendo è sicuramente opera di Dio. Ancora una volta Egli
si erge per affrontare la cupidigia e la perversità come quella di Sodoma. Egli ha anche alzato la sua verga contro l'avido ladrocinio verso le vedove e la frode contro i poveri.

[CONTINUA...]

PER LEGGERE IL MESSSAGGIO COMPLETO CLICCA SUL SEGUENTE COLLEGAMENTO:
http://www.worldchallenge.org/it/node/6902

Di David Wilkerson
9 febbraio 2009

Argomenti
Inviato da alex il

CONDIVIDI...

  facebook icona twitter icona whatapps icona