Mi chiamo Francesca, ho 37 anni e sono della provincia di Caserta.
Sono stata schiava dell'alcol per tanti anni, perché credevo di poter trovare nalla bottiglia la gioia e la forza di affrontare i problemi e le
situazioni che mi circondavano.
Ero convinta che la mia famiglia mi odiasse e che le non importasse niente di me; in particolare mio marito per il quale non ero più certa di
nulla, non sapevo più se lo amavo oppure no.

A volte mi era stato suggerito di entrare in qualche comunità di recupero, ma io ho sempre fatto finta di non sentire, perché ero
dell'idea che fosse solo una perdita di tempo, anzi che chi vi andava peggiorasse la propria situazione invece di migliorare.

Un giorno un parente mi raccontò come anche lui aveva avuto i miei stessi problemi e che solo aggrappandosi a Dio era riuscito ad affrontarli.

Mi invitò a partecipare a un culto evangelico ma, al momento, non gli risposi.
Poi, una sera, dissi a mio marito che sentivo il desiderio di andare in quella Chiesa e da quella sera capitò altre volte. Ma il mio problema con l'alcol era sempre presente, e si aggravava fino al punto di ritrovarmi in un letto d'ospedale a causa di un coma etilico.
Dopo tre giorni mi risvegliai e nella stanza c'erano tante persone intorno a me.

All'improvviso sentii dentro di me come una voce che mi sussurrava di andare, era la stessa voce che avevo sentito mentre ero in coma,
dentro di me mi chiedevo da dove venisse questa voce e dove voleva che io andassi.

Dopo qualche tempo mi fu proposto di trascorrere un periodo in una comunità diversa dalle altre, una comunità evangelica.
Non so proprio come, ma accettai di fare il colloquio, anche se dentro di me mi dicevo che era tutto inutile.

Dopo 15 giorni entrai al Beser, il reparto femminile del Centro Kades.
Era il 10 maggio 2004.
Qui ho potuto conoscere il nome di quella voce che tempo prima mi aveva cercata e poi aveva fatto in modo che fossi lì: Gesù Cristo.

Quando qualcuno mi propose di dare il mio cuore al Signore e di chiederGli perdono, anche se ero incredula lo feci: una mattina mi chiusi nella mia cameretta, mi misi in ginocchio e chiesi perdono a Dio, poi Gli chiesi di entrare nella mia vita e di cambiarla.

Subito dopo aver pregato provai una pace e una gioia che non avevo mai sentito prima, e più che i giorni passavano, più mi sentivo di amare Dio che prima bestemmiavo.

Con il Suo aiuto non solo ho terminato il programma, ma ho potuto gustare altre gioie, fra cui quella di avere una figlia dopo 8 anni di matrimonio, cosa in cui ne io ne mio marito speravamo più.

Gesù mi ha fatto riconciliare con la mia famiglia e ha messo amore verso tutti coloro che prima odiavo, soprattutto mi ha dato la gioia di poter affrontare qualsiasi situazione.

Oggi mi ritengo una persona super-privilegiata perché ho trovato
un tesoro meraviglioso che per nessuna ragione sono disposta ad abbandonare. Dio vi benedica come ha fatto con me.

Se, come questa giovane, ti trovi in un momento di grande bisogno e stai cercando una via d'uscita da una situazione per te ormai insostenibile, telefona allo 0144.41222, ti risponderà un operatore del Centro Kades a cui potrai presentare le tue domande, esporre i tuoi dubbi, ascoltare come, anche per te, c'è un futuro e una speranza nei piani del Signore per la tua vita!

Qui l'opuscolo in pdf

 

Argomenti

CONDIVIDI...

  facebook icona twitter icona whatapps icona