Tempo fa, mia moglie ed io stavamo parlando con alcune persone, quando improvvisamente udimmo delle urla terrificanti. Ci dirigemmo verso la fonte di quelle urla e la scena che si presentò ai nostri occhi non era certo fra le più edificanti: due individui si stavano picchiando selvaggiamente.
 
Mentre tentavamo di dividerli, ci accorgemmo che uno dei contendenti stringeva i capelli dell'altro e gli sbatteva violentemente e ripetutamente la testa contro il pavimento. Non senza difficoltà riuscimmo a liberare l'uno e a trattenere l'altro e, malgrado la concitazione del momento, ci rivolgemmo al personaggio che trattenevamo domandandogli il motivo di quella lotta furibonda. Si rilassò per un istante, ci fissò negli occhi e la sua risposta ci lasciò ancor di più sconcertati: "Volevo vedergli uscire il sangue... come fa l'Uomo Tigre!".

Piccolo colpo di scena: abbiamo omesso di dirvi che, la vicenda appena descritta, non si è svolta sui marciapiedi di un quartiere malfamato, ma in una scuola materna: il più anziano dei due protagonisti aveva infatti cinque anni. Questo avvenimento fu come una scintilla, che scoccando in noi, produsse un crescente interesse verso il gioco dei bambini e, in generale, verso tutto il loro mondo.....
 
In allegato il Libro
Antonio e Marzia Amico
 
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