Forse questo breve racconto vi farà sorridere. Erano mesi che i miei genitori mi invitavano a fare quel passo, ma non mi avevano costretto, perché volevano che prendessi io stesso la decisione. Quando finalmente la presi, mio padre portò in giardino un cestino pieno di carta. Mia sorella e mio fratello vennero ad incoraggiarmi. Mio padre diede fuoco alla carta e, quando si alzarono le prime fiamme, vi gettai quell’oggetto a cui tenevo tanto.

Di che cosa si trattava? Che età avevo? Avevo cinque anni ed era il mio succhiotto di gomma che avevo deciso di bruciare, e che fino a quel momento mi aveva dato un senso di sicurezza.

Non ero mai andato a letto senza, ed ora la mia sicurezza se ne andava nelle fiamme.

Dovevo imparare a vivere senza il mio succhiotto. Diventando adulto e cristiano, ho dovuto fare delle scelte difficili per il Signore. Ho dovuto imparare ad abbandonare i rifugi che trovavo in famiglia e a porre personalmente la fiducia in Dio per ogni nuova situazione. È un apprendistato che dura ancora oggi.

Il Signore ci insegna a rinunciare a certe nostre sicurezze. Vuol farci avanzare verso nuovi orizzonti, con rinnovata fiducia in Lui. Se facciamo il passo dell’ubbidienza confidandoci in Lui, gli saremo più vicini e sarà Lui stesso a guidarci. Non dobbiamo essere delusi se il Signore ci toglie qualcosa che ritiene possa farci rallentare nel cammino della fede.

Egli non desidera altro che darci sempre ciò che ha di migliore.

Tratto dal calendario “IL BUON SEME”  - edizioni “il Messaggero Cristiano” - Via Santuario, 26 - 15048 Valenza (AL)

Inviato da alex il

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