Uno dei motivi perché il Padre mandò il Figlio nel mondo era per condannare il peccato nella carne.[1] In altre parole la vita vissuta da Gesù, senza peccare mai, modellava il tipo di comportamento che Dio si aspetta dall'umanità, fatta a sua immagine e somiglianza.[2]  Gesù faceva parte di una famiglia e lavorava come falegname in un paese oppresso da un potere straniero. Dopo i primi trent'anni della sua vita Dio Padre disse di essersi compiaciuto di come Gesù era vissuto senza peccato.[3] In altre parole il peccato, in tutte le sue forme, è stato screditato.

Ora parliamo del carnevale, le cui origini risalgono alle festività dionisiache e saturnali. Durante tali festività si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciare posto al rovesciamento dell'ordine, allo scherzo e anche alla dissolutezza.

In Sud America la festa di carnevale è nata in Brasile. In un paese confinante, Bolivia, che ho avuto modo di conoscere personalmente, nel primo giorno di carnevale i contadini vanno ai propri terreni per controllare l'andamento delle proprie coltivazioni, dopodiché la gente è libera di dedicarsi ai balli e cose simili. Nel giorno successivo si fanno offerte agli spiriti. Incredibilmente il giorno della "ch'alla", che corrisponde al cosiddetto "martedì grasso", si annuncia con pirotecnica al mattino presto e comprende la pratica di spargere alcol sulle porte delle case. Quest'ultima usanza rispecchia il gran consumo di alcol con relativa ubriachezza e dissolutezza durante il carnevale. Tra l'altro, secondo una credenza popolare, si pensa che nel sabato che precede la domenica della Pasqua Gesù sia morto per cui si è liberi di peccare senza alcuna conseguenza! Basta nascondersi dietro una maschera!

Le attività tipiche del carnevale fanno comprendere che, prima del periodo di preparazione per la Pasqua, sia lecito dare libero sfogo alla carne. In questo ragionamento non c'è niente di cristiano; anzi si tratta di un'esplosione di ciò che Gesù venne per togliere e per cui diede sua vita in sacrificio![4] Non è un caso che il dare spazio agli spiriti maligni si abbina con l'abuso di sostanze e del sesso, tutto il contrario di quello che il Buon Pastore chiama "vita abbondante".[5]

Grazie a Dio, Gesù non muore ogni anno. Non c'è bisogno! "Gesù, dopo aver offerto un unico sacrifico per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio".[6] Gesù è risorto per liberare dal peccato e, per mezzo dello Spirito Santo, assiste coloro che credono in lui a valorizzare tutti i doni di Dio per il proprio bene e per la gloria del Creatore.

[1] Lettera di Paolo ai Romani 8:1-3.

[2] Il libro della Genesi 1:26-28.

[3] Vangelo di Matteo 4:17.

[4] Vangelo di Giovanni 1:29; 10:11-18.

[5] Vangelo di Giovanni 10:10.

[6] Lettera agli Ebrei 10:12.

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