Ma come funziona la traduzione della Bibbia, o parte di essa, in un'altra lingua? L'Associzione AITB (Associazione Italiana Traduttori della Bibbia) cerca di spiegarlo sul suo periodico.

Quando leggiamo la Bibbia nella nostra lingua, difficilmente ci viene da pensare a tutto il lavoro che vi è stato dietro e a quanto tempo abbia richiesto. Eppure si tratta di un lavoro notevole e preziosissimo, per il quale dobbiamo imparare sempre di più a essere riconoscenti al Signore. Se infatti oggi possiamo leggere la Bibbia nella nostra lingua lo dobbiamo al lavoro di decine e decine di persone che il Signore ha suscitato per fare in modo che questo accadesse.

Proviamo ora ad allargare il nostro sguardo e pensare alle migliaia di traduzioni della Parola di Dio che sono oggi disponibili in tutti e cinque i continenti... una mole di lavoro e di tempo praticamente impossibile da calcolare, per un risultato dal valore incalcolabile ed eterno!

Periodicamente riceviamo o diamo notizia del completamento di uno dei tanti progetti di traduzione in corso in ogni parte del mondo. Quello che ogni volta sorprende è il fatto che, per esempio, per giungere alla tanto desiderata pubblicazione di un Nuovo Testamento ci vogliano, mediamente, dai cinque ai dieci anni di lavoro.

Qualcuno potrebbe chiedersi: “Come mai così tanto tempo?” In effetti, parlando da un punto di vista strettamente editoriale, tradurre un Nuovo Testamento (con le sue circa 400-500 pagine) non dovrebbe richiedere più di qualche mese di lavoro. Molti altri libri e manuali, anche più voluminosi, vengono tradotti in tempi molto più brevi. Come mai? In questo numero di Parola e azioni proviamo a dare una risposta.

Il motivo principale è un motivo di qualità! La Bibbia non è un libro come tutti gli altri, è Parola di Dio! Vanno prese quindi tutte le misure, precauzioni e accorgimenti per fare in modo che il testo tradotto riproduca fedelmente l’intero messaggio di Dio stesso, senza tralasciare o aggiungere nulla. Tradurre il testo biblico è un lavoro lungo e complesso. Si ha a che fare con un testo composto da generi diversi (prosa, poesia, ecc.), scritto da autori diversi, redatto in epoche diverse, e in luoghi e culture diverse (oltretutto molto diverse da quelle attuali), per cui è facile comprendere come il rendere tale testo in un’altra lingua in modo accurato sia un compito assai arduo, da non prendere alla leggera!

Ancor prima di iniziare il lavoro di traduzione vero e proprio è richiesta inoltre una più o meno lunga fase preparatoria, senza la quale la traduzione stessa correrebbe il rischio di risultare un ‘buco nell’acqua’. Il team di traduzione infatti deve preventivamente sensibilizzare le comunità locali sull’importanza di tale lavoro, deve cercare collaborazioni e sostegno adegauti, deve trovare i traduttori più adatti e addestrarli, programmare attività di alfabetizzazione e, in molti casi, addirittura creare una forma scritta della lingua per la quale si intende lavorare.

Una volta iniziato il lavoro di traduzione vero e proprio, l’avanzamento del progetto può essere poi ostacolato o rallentato da molteplici fattori: gravi situazioni famigliari, malattie, incidenti, guasti o dai più disparati motivi (fenomeni atmosferici estremi, terremoti, insurrezioni, ecc.). Non è quindi da sottovalutare il grande esercizio di preghiera e di fede che è richiesto ad ogni team, unitamente al peso di responsabilità portato quotidianamente.

Non dimentichiamoci quindi di sostenere in preghiera tutti questi progetti! (Sul nostro sito è presente una sezione dedicata ad alcuni ‘aiuti’ per pregare in modo efficace in favore del lavoro di traduzione della Bibbia).

Nella pagina seguente abbiamo inserito uno schema riassuntivo delle varie fasi di cui si compone il processo di traduzione della Bibbia e delle varie figure e persone che vi partecipano.

Ogni fase richiede tempo e lavoro. Osservando e riflettendo su tutte le varie fasi, ideate appositamente per garantire un risultato qualitativamente valido, forse si rimarrà meno sorpresi di quanto tempo richieda portare la Parola di Dio in un’altra lingua.

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Inviato da alex il

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