"Esaminate voi stessi per vedere se vivete nella fede. Sottoponetevi alla prova" - 2 Corinzi 13:5 
 
E' molto più facile valutare la vita degli altri per trovarvi qualche errore che togliersi la maschera e considerare se stessi obiettivamente. Però la Bibbia ci dice che questo sforzo è necessario.
E' possibile agire bene con motivazioni cattive? Si può ubbidire alla legge di Dio esteriormente, trasgredendola nel proprio cuore?
Certo! Possiamo essere buoni e premurosi solo per ricevere qualcosa in cambio, o per essere stimati, senza amare veramente il nostro prossimo.
 
Forse non giuriamo il falso, non rubiamo. non inganniamo nessuno, solo per la paura di essere colti in flagrante e non per il nostro amore per il Signore e per gli uomini. E necessario analizzare seriamente i nostri moventi.
Dio aveva scelto un popolo perché rappresentasse il suo carattere davanti al mondo. Doveva essere un popolo diverso dagli altri. Dio stesso aveva promesso di proteggerlo e di occuparsi di lui.
Però, appena conquistato il paese di Canaan, gli ebrei iniziarono a farsi i fatti propri e a occuparsi delle loro ricchezze piuttosto che della volontà di Dio. Si misero a seguire l'esempio dei pagani e questo causò la loro rovina.

Al ritorno dall'esilio babilonese, gli ebrei non si prostrarono davanti agli idoli. Alla fine ce l'avevano fatta a sbarazzarsi di questo peccato. Nei secoli successivi, in loro si fece strada la convinzione che dovevano seguire la legge di Dio se volevano ridiventare una nazione prospera. In molti l'ubbidienza non aveva come movente l'amore, ma l'egoismo.
 
Per proteggere il popolo, Mosè aveva dato l'ordine di non frequentare gli idolatri, ma queste restrizioni furono mal comprese: gli ebrei si servirono di questi scritti per creare una barriera insuperabile tra loro e i pagani. Il rituale del santuario, che aveva come scopo quello di portarli a capire la missione del Cristo, era diventato ormai una routine, e come rimedio contro la mancanza di spiritualità i capi continuavano ad aggiungere regole dopo regole.
 
Queste divennero sempre più restrittive e difficili da osservare e intanto l'amore per il Signore diminuiva ogni giorno. Facciamo attenzione che la nostra esperienza col Signore e la Sua chiesa non sia "abitudinaria" e priva di contenuti, o piena di regole sterili.
 
Un rapporto vivo con Gesù Cristo produrrà il desiderio di crescere nella fede. Osservate la richiesta dei dodici apostoli di fronte all'esempio del perdono amorevole di Gesù: "Aumentaci la fede!" (Luca 17:5). I dodici si resero conto che per aver il tipo d'amore richiesto da Dio e la compassione di cui parlava Gesù, era necessaria una capacità spirituale maggiore; occorreva loro una fede più grande per fare ciò che Dio comandava. La fede, infatti, è suscettibile di crescita e di sviluppo.

Ogni credente sperimenta vari gradi di fede nell'arco della sua esperienza cristiana. La maggior parte di noi ha attraversato delle circostanze che ci hanno scossi per un momento, circostanze alle quali abbiamo poi risposto con fede. Al di là delle nostre esperienze passate possiamo essere certi che la nostra fede sarà provata.
 
La fede che supera la prova è una fede che dimostra vitalità. La prova della fede è ciò che il fuoco è per l'acciaio. Il calore del fuoco rafforza l'acciaio, la prova invece sviluppa la forza e la resistenza nei cristiani. L'apostolo Pietro dice che lo scopo della prova è quello di dimostrare la genuinità della fede e Dio permette che siamo provati per insegnarci a confidare in Lui completamente. Imparando ad appoggiarci a Lui per tutti i nostri bisogni, il nostro amore nei Suoi confronti cresce e la fede aumenta. La prova serve a rendere la fede più forte e resistente e Dio, per realizzare questo, si serve di ciascuna esperienza della nostra vita.
 
1 Corinzi 3:10-17 Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come savio architetto io ho posto il fondamento, ed altri vi costruisce sopra; ora ciascuno stia attento come vi costruisce sopra, perché nessuno può porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo. Ora, se uno costruisce sopra questo fondamento con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, stoppia, l'opera di ciascuno sarà manifestata, perché il giorno la paleserà; poiché sarà manifestata mediante il fuoco, e il fuoco proverà quale sia l'opera di ciascuno. Se l'opera che uno ha edificato sul fondamento resiste, egli ne riceverà una ricompensa, ma se la sua opera è arsa, egli ne subirà la perdita, nondimeno sarà salvato, ma come attraverso il fuoco. Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se alcuno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui, perché il tempio di Dio, che siete voi, è santo.
 
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Inviato da alex il

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