Mentre scalavamo con difficoltà le pareti di una montagna, il mio compagno di cordata mi disse: “È solo perché siamo insieme che salgo, da solo non l’avrei mai fatto”. È confortante camminare insieme ad altri, spronandosi a vicenda.

In ambito spirituale è la stessa cosa. Dio non ha voluto solo salvare gli uomini, ma ha anche voluto radunarli attorno a Cristo, dando loro un unico centro, un unico sentiero, un unico e medesimo obiettivo.

Cristo è morto “per riunire in uno i figli di Dio dispersi” (Giovanni 11:52).

Non è bene che i credenti vivano in maniera indipendente; Dio li invita a radunarsi attorno al Signore Gesù, perché stare insieme è fonte di energia, d’incoraggiamento e di progresso per ciascuno. Non si tratta di sapere chi crescerà più rapidamente, o chi sia il migliore, ma bensì di essere ripieni dell’amore del Padre e di amare, come Lui, ognuno dei Suoi figli, vivendo quotidianamente quei legami d’amore che uniscono la famiglia di Dio.

Per fare ciò, ognuno deve restare al suo posto e compiere la sua parte di servizio lasciandosi guidare dallo Spirito Santo, senza il quale anche le migliori intenzioni possono restare senza seguito. In questa condizione saremo capaci di pregare gli uni per gli altri, e di lodare insieme il nostro Salvatore e Signore.

“Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci nell’amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza” (Ebrei 10:24-25)

Tratto dal calendario “IL BUON SEME”  - edizioni “il Messaggero Cristiano” - Via Santuario, 26 - 15048 Valenza (AL)  -  www.messaggerocristiano.it

Inviato da alex il

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