La pornografia è il
"piccolo segreto" di un numero considerevole di
persone. Un segreto che può avvelenare le loro
relazioni e rovinare le loro vite.
Purtroppo anche diversi credenti si lasciano
andare a quella che considerano una debolezza
che però, in realtà, si sviluppa in una vera e
propria dipendenza.
Tristemente, la maggior parte delle persone non
ammette il problema fino al momento in cui viene
colta sul fatto. Alcuni credono scioccamente di
avere il controllo della situazione. Altri si
sentono in schiavitù, senza speranza di poterne
uscire. Essi vivono in una solitaria prigionia
per loro scelta. Ma non è detto che debba essere
così. Esiste una via d'uscita.
L'espansione del fenomeno
In meno di tre decadi, la pornografia è
cresciuta fino a diventare la gigantesca
industria che è oggi, con guadagni annui pari a
più di una dozzina di miliardi di euro.
Oggi non esiste più alcuna difficoltà a reperire
materiale pornografico: chiunque abbia accesso a
Internet, qualunque sia la sua età, non deve più
preoccuparsi di affittare videocassette
"hard-core", pagare abbonamenti a TV via cavo, o
acquistare riviste specializzate. Con un click
di mouse, i mariti possono scaricare immagini,
filmati e storie del grado di perversità
desiderato mentre le mogli stanno mettendo a
letto i loro figli.
I produttori di pornografia sono stati veloci a
sfruttare la nuova tecnologia per diffondere i
loro prodotti, a un pubblico estremamente più
ampio. Essi non fanno più affidamento sulle
riviste per trasmettere il loro materiale: con
la pornografia su videocassette, TV satellitare
e via cavo, programmi per computer, e Internet,
dobbiamo essere maggiormente attenti ai
potenziali pericoli.
Alcuni sarcasticamente deridono quanti
considerano la pornografia un pericolo per le
persone. Essi non potrebbero sbagliarsi di più.
La pornografia non è un'innocua depravazione. La
verità è che la società, le donne, i matrimoni,
i giovani, e i singoli utenti subiscono tutti
delle conseguenze devastanti.
Detrimentale per la società
Dalla nascita della rivista Playboy negli anni
'50, la società è diventata gradualmente sempre
più tollerante verso la pornografia, ma non
senza gravi conseguenze. Molti ricercatori hanno
dimostrato che un'esposizione regolare alla
pornografia può portare alla violenza sessuale e
alle molestie sui minori. In uno studio, l'86%
dei violentatori ha confessato di fare uso
regolare di materiale pornografico, e il 57% di
essi ha ammesso di voler mettere in atto la
scena pornografica mediante la violenza
sessuale. Lo stesso studio ha rivelato che la
stragrande maggioranza dei pedofili fa
regolarmente uso di pornografia hard-core. Un
altro studio ha dimostrato che "il 51% degli
studenti maschi esposti a scene di pornografia
violenta hanno dichiarato che avrebbero potuto
violentare una donna se fosse stato loro
possibile non essere scoperti".
In senso più generale, la pornografia ha un
effetto detrimentale sulle attitudini della
gente verso il sesso. Essa infatti svaluta la
sessualità portandola fuori dal contesto
maritale e spogliandola da ogni connessione
emozionale. La pornografia promuove una visione
del sesso che è casuale, impersonale, e non di
rado violenta.
Degradante verso le donne
Le donne sono regolarmente sfruttate nella
pornografia. Un numero enorme di donne hanno
dichiarato di aver subìto abusi insieme a molte
altre per la realizzazione di film pornografici.
In molti casi, le donne sono state costrette ad
attività umilianti, degradanti e abusive per
provocare piacere.
La pornografia è responsabile della diffusa
convizione che le donne siano disponibili e
desiderose in ogni momento di soddisfare i
desideri sessuali degli uomini. Nella maggior
parte dei casi, le donne sono rappresentate come
oggetti senz'anima che esistono solo per
soddisfare la perversità umana. La pornografia
propaga ulteriormente la degradante visione di
donne e uomini intesi come nient'altro che
animali interessati al sesso.
Devastante per i matrimoni
Che l'uomo sia sposato oppure single, è
ugualmente in pericolo di trasmettere
l'infezione della pornografia nel suo attuale o
futuro matrimonio. Contrariamente a quello che
alcuni vorrebbero farci credere, il materiale
sessualmente esplicito NON migliora il rapporto
tra marito e moglie. I pornografi creano
richieste non realistiche circa la frequenza
dell'atto sessuale, atti specifici, e la natura
della risposta sessuale della donna, solo per
nominarne alcuni. La vita reale raramente
corrisponde al falso mondo della pornografia. E
quando un marito chiede che la realtà si adegui
a quella che è la sua fantasia, il sesso diventa
vuoto per lui e degradante per sua moglie. Alla
fine, entrambi finiscono per essere risentiti e
meno interessati l'uno verso l'altro.
Inoltre, la pornografia non crea un desiderio di
stare assieme. Essa distrugge l'intimità del
matrimonio.
Comprensibilmente, molte mogli attraversano
momenti di profonda difficoltà quando si trovano
ad affrontare la pornografia in casa propria.
Una moglie che aveva sorpreso il marito a
cercare pornografia su Internet, l'ha paragonata
a una bomba esplosa nel suo cuore e nel suo
matrimonio. Un'altra moglie si è sentita ferita,
sfruttata e degradata per aver ceduto alle
insistenze del marito di guardare e ripetere le
azioni di un video porno. Il suo sforzo di
perdonarlo e credere di nuovo in lui è enorme.
Imparare a fidarsi nuovamente di suo marito è un
processo lungo e tortuoso.
Distruttiva per chi ne fa uso
La pornografia corrompe le menti di quanti ne
fanno uso. Le immagini emozionalmente e
sessualmente eccitanti mettono in moto una serie
di reazioni nell'organismo, che fanno sì che
quelle immagini rimangano incise nella mente
della persona anche per anni.
La pornografia insegna anche a disumanare le
donne vedendole come oggetti sessuali. Gli
uomini che guardano ripetutamente immagini
pornografiche perdono la capacità di dare alle
donne il rispetto che esse meritano. Invece di
godere dell'animo e del cuore di una donna, essi
si focalizzano sul suo corpo - immaginandone la
nudità, e fantasie erotiche. Essi possono
scambiare un sorriso innocente, amichevole, di
una donna con un seducente "fatti avanti" tipico
del modello che propongono i media. In molti
casi, essi trovano difficile e disagevole
immaginarsi insieme a una donna in un modo che
non sia quello fisico e sensuale (naturalmente,
più in generale, tutto il discorso vale anche
per gli altri tipi di pornografia, come quella
omosessuale o quella minorile).
Dato che la pornografia contamina la mente,
spesso si trasforma in una dipendenza sessuale
schiavizzante dove c'è "insaziabile bramosia" (Efes.
4:18-19). Questo è il motivo per cui l'Antico e
il Nuovo Testamento della Bibbia dichiarano che
i peccati sessuali catturano il corpo e l'anima.
Il libro dei Proverbi ci ricorda che "l'empio è
preso nelle sue stesse iniquità e trattenuto
dalle funi del suo peccato" (Prov. 5:22). Questo
è precisamente come si sentono gli uomini che
sono in schiavitù sessuale.
Gli uomini con dipendenza da pornografia si
identificano con una o più delle seguenti
affermazioni:
cerco regolarmente materiale pornografico passo spesso parti della mia giornata aspettando
di poter vedere della pornografia perdo il controllo e sono incapace di smettere spesso confronto mia moglie o la mia fidanzata
con le donne delle scene pornografiche spesso scelgo di guardare la pornografia
piuttosto che stare in intimità con mia moglie mi rifiuto di dire agli altri che ho questo
problema dico bugie per non far venire a galla il mio
problema vedere la pornografia ha causato seri problemi
nella mia vita (perdita del lavoro o del
partner, debiti finanziari, comportamento
promiscuo o criminale).
La dipendenza viene misurata in una scala da 1
(medio) a 3 (grave). Chi si trova al primo
stadio, non ha più un mero interesse casuale
nella pornografia. Ne è ossessionato. Non gli
capita semplicemente di vederla, ma la cerca
consciamente. Il secondo stadio corrisponde a un
tentativo di collegare le fantasie erotiche al
mondo reale. Un esempio può essere un marito che
cerca di ricreare con sua moglie ciò che vede in
un video porno, con o senza il suo consenso.
L'aggravamento di questa situazione porta la
persona a cercare prostitute e amanti.
Molte persone restano a uno dei primi due stadi
di dipendenza senza peggiorare ulteriormente.
Quando però passano al terzo stadio di
dipendenza - e sono molti quelli che finiscono
per farlo - finiscono nelle forme più complesse
di perversità, inclusa la pornografia minorile
(pedofilia, pederastia). Essi si spostano poi
verso seri comportamenti criminali come la
violenza sessuale e l'abuso di minori.
La dipendenza da pornografia non si sviluppa
dalla sera alla mattina. Essa si insinua nella
persona poco a poco, e i fattori coinvolti sono
molteplici.
Un uso continuato di materiale pornografico può
avere ripercussioni a livello fisiologico. Il
corpo inizia a cercare sempre maggiori stimoli e
sensazioni dello stesso tipo, proprio come
l'organismo dei tossicodipendenti esprime una
sempre più pronfonda necessità di cocaina. Il
condizionamento fisico NON esclude la
responsabilità della singola persona, ma può
spiegare perché molti uomini trovano tanto
difficile resistere a immagini di un certo tipo.
Quando a una persona che ha sviluppato
dipendenza dalla pornografia si impedisce di
accedere a quel tipo di materiale, essa prova
sintomi da astinenza. Ciò spinge la persona a
cercare di ristabilire un senso di equilibrio
ritornando a quella che è la causa della sua
dipendenza.
Molte persone cercano di spezzare il circolo
vizioso della loro dipendenza mediante la loro
forza di volontà. Nella maggior parte dei casi,
però, la persona non riesce a liberarsene da
sola mediante la proibizione.
Come ci si può liberare dalla dipendenza da
pornografia?
1. Ammettendo il proprio problema
I credenti che cercano la pornografia sono in
una situazione di crisi della loro fede. Per
questo essi si volgono a idoli come la
pornografia. Affrontare le domande e i dubbi è
parte del processo di guarigione.
Dio non risponde sempre ai nostri perché (cfr.
Salmo 22:1-2). Egli non rispose all'invocazione
di Gesù sulla croce: "Perché mi hai
abbandonato?" (Marco 15:34). Ai cristiani, Egli
dà invece qualcosa di meglio - il ricordo
innegabile di come Egli ha operato nelle nostre
vite e l'assicurazione che Egli non ci ha
abbandonati (Salmo 73:21-28). Nel caso di
Davide, fu il ricordo dell'esodo dei suoi padri
dall'Egitto a ristorare la sua fede (Salmo
22:3-5). Per altri, è il ricordo del tempo in
cui sono andati a Cristo e l'hanno ricevuto come
loro Salvatore, o quando Dio è miracolosamente
venuto incontro a un loro urgente bisogno.
Possono essere ricordi remoti, ma più la persona
ricorda la benignità e fedeltà di Dio, meno
vuole allontanarsi da Lui per volgersi altrove.
2. Riconoscendo "la trave nel proprio occhio"
Nel riconoscere i danni causati a se stessi e
agli altri, è facile cedere alle strategie che
Satana usa per farci biasimare gli altri per le
scelte che noi abbiamo fatto. Come Adamo che
accusò sua moglie e Dio, per essere caduto nel
peccato, così il maligno vuole farci sentire
vittime indifese e innocenti che possono puntare
il dito contro tutti tranne che contro se
stessi.
Solo quando la persona anziché guardare alla
"pagliuzza" nell'occhio del prossimo, riconosce
la "trave" nel proprio occhio (Luca 6:41-42),
può iniziare a provare quella tristezza che,
passando sopra le azioni degli altri, lo porta a
ravvedersi (2 Cor. 7:10).
Riconoscendo umilmente il proprio modo di
reagire, la persona può iniziare a sentire il
dolore che ha causato nell'essersi riempita la
mente di immagini cariche di erotismo. Può
iniziare ad ammettere dolorosamente come l'uso
della pornografia ha tradito la fiducia degli
altri e ha portato dolore nel cuore del suo Dio
che è morto per lui.
3. Ritornando a casa
Molte persone che si rivolgono alla pornografia
si sentono abbandonate da Dio. Si credono
dimenticate, lasciate da sole a combattere
contro la vita. La verità è che Dio non li ha
abbandonati. Come il figlio prodigo, sono loro
ad essersi allontanati da casa (Luca 15:11-13).
Quando il cuore di un uomo è sedotto e si volge
alla pornografia, la vita può dover diventare
particolarmente disperata per scuoterlo e farlo
tornare in sè. Ad esempio, fu proprio quando il
figlio prodigo ebbe speso tutti i suoi beni e
stava mangiando con i maiali, che si rese
finalmente conto della sua situazione (Luca
15:14-19).
Dio abbandona l'uomo alle conseguenze di quello
che il cuore dell'uomo desidera (Rom. 1:24).
Sperimentare queste conseguenze può condurre la
persona a riconoscere il punto in cui si trova,
e a tornare a Dio. La ristorazione comincia
allora accettando la risposta di Dio verso il
peccato, e la grazia del Suo perdono che è stato
pagato da Gesù Cristo per noi.
Lettore, se non conosci ancora il Signore, ma ti
riconosci colpevole davanti a Dio, allora guarda
a quella croce dove Gesù, il Figlio di Dio puro
e innocente, prese su di Sè ogni tuo peccato e
trasgressione, e pagò la tua condanna al tuo
posto affinché tu fossi perdonato, salvato, e
riconciliato con Dio.
Se soltanto, con fede, vai a Lui ora e Lo ricevi
nel tuo cuore come tuo Salvatore, Egli ti
laverà, ti darà un cuore nuovo, e farà di te una
nuova creatura. «Poiché Dio ha tanto amato il
mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio,
affinché chiunque crede in lui non perisca, ma
abbia vita eterna.» (Giov. 3:16)
4. Vivendo per amore
Il desiderio di amare, come risultato di sapere
di essere pienamente amati e accettati da Dio, è
la migliore soluzione alla pornografia e ai suoi
effetti. La persona trova allora il desiderio di
rifiutare quell'industria che sfrutta la
bellezza fisica della donna e il dono della
sessualità che Dio ha inteso come momento di
intimità tra marito e moglie.
Inoltre, gli uomini cambiati dall'amore di Dio
possono vedere le donne sotto una luce diversa.
Anziché con gli occhi della passione carnale,
inizieranno a vederle con gli occhi dell'amore.
Anziché vederle come oggetti del piacere
sessuale, inizieranno a vederle come esseri
umani formati a immagine di Dio, feriti da un
mondo saturo di lussuria, violenza e tradimento.
Essi allora potranno iniziare a notare che le
donne combattono contro la solitudine proprio
come loro combattono contro i fallimenti.
Inizieranno a pensare a come interagire con loro
per aiutarle, invece che per pensare a come
sfruttarle.
Le forze schiavizzanti della pornografia non
possono sussistere neanche per un momento quando
il vero amore è all'opera. Assieme alla libertà
di amare davvero, gli uomini possono iniziare a
conoscere lo scopo che viene dal rispondere alla
chiamata di Dio a prendere parte in un piano che
è ben più grande del loro. A differenza della
pornografia, che sottomette e schiavizza, Dio li
libera dalle catene del rimpianto per farli
vivere per uno scopo migliore.
5. Vivendo per uno scopo migliore
L'uomo che torna a casa non trova un Padre
celeste che lo aspetta per colpirlo con vergogna
e disgusto. Ciò che trova è un Padre
misericordioso che lo copre con compassione e
celebrazione (leggi le parole di Gesù in Luca
15:22-24). E non è tutto. Dio ripristina anche
la posizione di onore, responsabilità e
importanza dell'uomo, dandogli il privilegio di
giocare un ruolo vitale nel Suo piano di
riconciliare a Sé il mondo (2 Cor. 5:18-21).
I nostri cuori redenti si identificano con il
piano di Dio. E noi non vogliamo soltanto
leggerlo - vogliamo qualcosa di più. Vogliamo
essere parte di quel piano, e vivere per un
piano che è ben più grande del nostro (2 Cor.
5:15). La buona notizia è che qualunque uomo può
prendervi parte, qualunque sia stata la sua vita
fino ad oggi.
Con occhi di fede rinnovati in ciò che Dio ha
fatto per lui in passato e una rinnovata
speranza in quello che Egli sta per fare in lui
e per lui in futuro, l'uomo ha uno scopo per
vivere oggi. E può iniziare a parlare del
vangelo e del cambiamento che Gesù ha fatto
nella sua vita.
Vedere la vita da questa prospettiva cambia
radicalmente l'attitudine della persona verso la
sua famiglia, il lavoro, e le amicizie. Ciò che
temeva quando era sotto la dipendenza dalla
pornografia è ora un'opportunità di parlare agli
altri di Gesù, e prendere parte al piano di Dio
dà alla sua anima uno scopo profondo, in quanto
sa che il suo lavoro non è vano (1 Cor. 15:58).
"Chi copre le sue colpe non prospererà, ma
chi le confessa e le abbandona otterrà
misericordia" (Proverbi 28:13).
- Accedi per commentare
- 7719 viste