Credente o leone da tastiera? - Come essere seguaci di Gesù anche sui social?

Il credente maturo utilizza i social network (Facebook, Instagram, WhatsApp ecc.) in modo saggio e responsabile. Taluni smarriscono la propria identità in rete: “svestono” l’abito del cristiano, per poi riprenderlo in chiesa o in compagnia dei fratelli.
Eppure i social sono un ottimo mezzo di evangelizzazione, di diffusione della Parola di Dio, di testimonianza e di incoraggiamento.
Ecco un breve e semplice vademecum per essere luce sempre…anche sui social.

Evangelici Covid-19 e la guerra delle menzogne

Come cristiani evangelici, probabilmente da sempre, abbiamo denunciato momenti nei quali i giorni sarebbero stati più difficili per diverse concause, profetizzate. Abbiamo dichiarato, negli anni, tempi nei quali sarebbe stato facile sviarsi, perdere l'orientamento, peccare, smetteri di amare e perdonare. Vento di nuove dottrine, nuovi messia, falsi, avrebbero guidato l'Umanità verso il tramonto di questi tempi e l'alba di una nuova era.

Stupidità - di D. Bonhoeffer

Il nemico del bene - Per il bene la stupidità è un nemico più pericoloso della malvagità. Contro il male è possibile protestare, ci si può compromettere, in caso di necessità è possibile opporsi con la forza; il male porta sempre con sé il germe dell’autodissoluzione, perché dietro di sé nell’uomo lascia almeno un senso di malessere. Ma contro la stupidità non abbiamo difese. Qui non si può ottenere nulla, né con proteste, né con la forza; le motivazioni non servono a niente. Ai fatti che sono in contraddizione con i pregiudizi personali semplicemente non si deve credere - in questi casi lo stupido diventa addirittura scettico - e quando sia impossibile sfuggire ad essi, possono essere messi semplicemente da parte come casi irrilevanti. Nel far questo lo stupido, a differenza del malvagio, si sente completamente soddisfatto di sé; anzi, diventa addirittura pericoloso, perché con facilità passa rabbiosamente all’attacco. Perciò è necessario essere più guardinghi nei confronti dello stupido che del malvagio. Non tenteremo mai più di persuadere lo stupido: è una cosa senza senso e pericolosa.

 

Potenza d'errore?

Oggi mi ha ben colpito la lucidità e chiarezza di un post di Lorenzo Tosa che riporto integralmente appena sotto alcune mie considerazioni dal valore di 50 cents. E' da qualche giorno che riflettevo di come sia diventato inutile impegnarsi in processi di Fact-checking. Ovvero quel processo che vorrebbe smascherare con dati, verifiche, logica, la validità di una notizia.

Sembra che se qualcuno vuole credere ad una bugia continuerà a farlo, anche davanti alla dimostrazione del contrario.

Credenti contagiati

tratto da ebook “CADERE NELLE MANI DI DIO” - LA “TEORIA / SCUSA” DEL CHE MALE C’E’…GIUSTA O SBAGLIATA?

Certamente questo è uno dei momenti storici più tristi degli ultimi decenni, in pochissimi giorni siamo passati da una condizione di totale agiatezza, a restrizioni pressappoco drastiche. Ci sono purtroppo problemi che ci toccano più da vicino e che caratterizzano inevitabilmente il corso degli eventi che ci riguardano.

Il contagio di cui vorrei parlarvi ha delle conseguenze anche più gravi  rispetto a tutto quello che purtroppo abbiamo vissuto nel mondo in questi mesi. Parliamo di un contagio spirituale e non materiale, senza nulla togliere, o sminuirne la gravità, degli ultimi eventi mondiali.

Silvia Romano e l'ipocrisia del cristiano sedotto o ateo di fatto

"Poiché l'iniquità aumenterà, l'amore dei più si raffredderà..."
Silvia Romano, italiana 23 anni rapita in Kenya. Trasportata da persone armate nella foresta camminando fino a 9 ore al giorno per un mese, ha passato 4 rifugi, è stata costantemente sorvegliata da terroristi armati di Kalashnikov. 18 mesi.

Molti che si proclamano cristiani, ma questo è solo l'ultimo esercizio di ipocrisia in senso cronologico, si stanno esprimendo senza pietà verso questa italiana con le illazioni più terribili o comunque non attenzionate dal senso di compassione che dovrebbe prevalere nel cristiano maturo. Senza applicare, il minimo sindacale prima di esprimere un giudizio senza appello, l'esercizio che ci ha insegnato Cristo Gesù: indossare i panni del prossimo per cercare di capire.

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